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Secondo l’ultima indagine Acri-Ipsos, l’86% dei cittadini vorrebbe accumulare maggiori risorse: la liquidità resta il rifugio principale, ma cresce l’appeal del mattone e degli strumenti finanziari reputati più sicuri

Il sentiment di consumatori e imprese è sempre più negativo nei confronti dell'economia italiana, mentre aumentano i timori per la tenuta del debito pubblico. Al governo si chiedono misure concrete di rilancio

Continua la lenta ripresa del Mezzogiorno d'Italia ma il lavoro resta un problema, mentre gli investimenti crescono a macchia di leopardo. Ci sono 3,4 miliardi di fondi da sfruttare entro l'anno

Secondo uno studio di Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi, gli strumenti di risparmio gestito sorpassano le obbligazioni nel portafoglio degli italiani. Che si confermano un popolo di formiche, ma poco protetti

La Corte dei conti, nella sua relazione sul 2017, evidenzia i rischi di un debito fuori controllo e avverte il governo: dopo la delusione della rottamazione delle cartelle, mai più spese con coperture non ancora contabilizzate

Dall'anno prossimo, la Bce non acquisterà più titoli di Stato sul mercato secondario. Ma per il nostro Paese, ora, la missione principale è recuperare la fiducia (persa) degli investitori

L'urgenza della cronaca politica impone una riflessione sulle variabili fondamentali con cui governare il Paese. Se ne è discusso in un convegno promosso dal Censis dove è emerso un sistema, seppur in forte mutamento, all'insegna del continuismo

Digitalizzazione e semplificazione sono i due pilastri per il rilancio dell’Autorità, secondo quanto indicato dal neo presidente Mario Nava. A rendere necessaria una riforma, l’esigenza di attirare nuovi capitali, in un contesto globale altamente competitivo, segnato dalla caccia alle aziende in fuga da Londra

Secondo il governatore della Banca di Italia Ignazio Visco, l’Italia ha tutte le carte in regola per consolidare la crescita. Non mancano i rischi, soprattutto derivanti dalla spesa pubblica per pensioni e reddito di cittadinanza. Così i segnali di miglioramento dell’economia italiana rischiano di essere fermati dall’aumento della spesa improduttiva