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L’invecchiamento della popolazione si riflette su un tessuto economico e produttivo che fatica oggi a trovare tutto il personale di cui avrebbe bisogno. Il potenziale inespresso resta ampio, con ricadute pesanti in termini di produttività: serve un maggior coinvolgimento di giovani, donne e immigrati

Quando si parla di lavoro, è la precarietà che spaventa di più, anche tra i giovanissimi, come rivela uno studio dell’Istituto Piepoli che coinvolge ragazze e ragazzi tra 13 e 26 anni, quasi tutti ancora impegnati sui banchi scolastici o accademici, ma che stanno per affacciarsi al mondo dei grandi

Sono sempre più numerosi i lavoratori che abbandonano il proprio posto senza la certezza di trovare subito un’altra posizione, mossi da molteplici cause che li portano a non essere soddisfatti. È il fenomeno della Great Resignation, che sta mostrando come il concetto di impiego sia mutato nel tempo, soprattutto tra i giovani

Più del 70% delle attività produttive sentite da un Unioncamere non sembra, al momento, interessarsi alle molteplici occasioni di sviluppo che si stanno aprendo grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza. C’entrano la burocrazia, ma anche le tensioni internazionali. L’occupazione tiene, soprattutto grazie ai servizi

La fidelizzazione del lavoratore per accrescere competenze e risultati è da sempre parte integrante della strategia di Afi Esca. Seguendo il modello delle grandi multinazionali, il regolamento aziendale ha ufficializzato da marzo l’orario flessibile. Garantire un corretto work-life balance per il suo team sarà, secondo la compagnia, una chiave fondamentale per i suoi successi futuri

I dati sull’occupazione e sulle imprese si muovono lentamente e non seguono l’andamento vertiginoso del Pil. Secondo Unioncamere occorre continuare a puntare su digitale, transizione ecologica e scuola

A livello globale, le donne generarono il 37% del Pil pur essendo la metà della popolazione. L’esclusione e la precarietà di buona parte dell’universo femminile dal mondo del lavoro sono una perdita per tutti. Per cambiare le cose occorre nuovo welfare, educazione, politiche fiscali e ancora quote rosa

A ottobre sono state circa 12mila le denunce all’Inail di persone contagiate dal nuovo coronavirus: un record che conferma la recrudescenza delle infezioni di “origine professionale”, dopo i 1700 casi di settembre seguiti alla tregua estiva

Secondo un’analisi di Unioncamere nei prossimi cinque anni saranno sostituiti 2,5 milioni di lavoratori, ma la crisi rallenta le nuove assunzioni fino al 2021

Un sondaggio realizzato da Codemotion tra gli sviluppatori IT ha rilevato l’approccio favorevole della categoria verso il lavoro a distanza, che potrebbe rappresentare anche l’avvio di nuovi modelli di business

Lo smartworking è una modalità di gestione del lavoro agile, che permette di bilanciare attività professionale e vita privata. Quello che molte imprese praticano in questo periodo di emergenza da Coronavirus è invece replicare a distanza ritmi e modi dell’ufficio. È necessario avere delle accortezze per non trasformare un’opportunità in un’esperienza negativa