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Fa affari con Israele ma finanzia Hamas, ha rapporti eccellenti con l’Iran ma ospita la più grande base militare Usa in Medio Oriente. Senza dimenticare il suo peso strategico nel sostituire le forniture di gas russo ai paesi europei. Ecco come Doha è riuscita a diventare un attore geopolitico di primo piano nello scacchiere internazionale

Dalla forte dipendenza dal contesto internazionale alle tensioni politiche, dalla lotta alla fame alle conseguenze del cambiamento climatico, ecco i principali nodi ancora aperti in un continente in cui si prevede una vera e propria esplosione demografica, e dove entro la metà di questo secolo abiterà un quarto della popolazione mondiale

Corteggiata e contesa, sospesa tra instabilità politiche e ricchezza di risorse, l’Africa è tornata sotto ai riflettori del mondo. E mentre la presenza europea arretra e lascia spazio a nuovi protagonisti, dalla Cina alla Russia, il continente prova a smarcarsi dalla dipendenza dalle commodities, iniziando a diversificare l’economia. Ma la scarsa capacità di resilienza agli shock imprevisti resta un forte elemento di debolezza

In un Paese sempre in movimento e in lotta per aumentare la giustizia sociale e l’equità, a un anno dalla sua rielezione il presidente della Repubblica cerca di uscire dall’isolamento politico, dopo la battaglia sulla riforma delle pensioni, e scommette su transizione energetica, sostenibilità, eccellenza e innovazione

Il dramma che vive da mesi il paese latinoamericano è solo l’ultima tappa di un percorso che sembra arenarsi di continuo, in cui cambiano i protagonisti ma le difficoltà non fanno che aggravarsi. Questo perché, dalla fine del regime Fujimori a oggi, a livello sociale e di tenuta istituzionale, Lima non è ancora riuscita a raggiungere un livello maturo di democrazia, come spiega Massimo De Giuseppe, professore di storia contemporanea allo Iulm di Milano