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Dopo il Decreto Dignità e il parere della Corte Costituzionale, il Comitato europeo dei diritti sociali ha in parte accolto un ricorso della Cgil che depotenzia ancora di più la legge approvata nel 2015

Il digitale ha cambiato l’attività dei selezionatori Hr rendendola più efficiente in termini di tempi e costi, ma risulta utile pure per approfondire le informazioni sui candidati. Assume maggiore valore la qualità dei contenuti online pubblicati nei profili privati di chi cerca lavoro

Il digitale ha cambiato l’attività dei selezionatori Hr rendendola più efficiente in termini di tempi e costi, ma risulta utile pure per approfondire le informazioni sui candidati. Assume maggiore valore la qualità dei contenuti online pubblicati nei profili privati di chi cerca lavoro

Da qualche anno, silenziosamente, il volto del mercato occupazionale italiano sta cambiando. Le normative fiscali hanno spinto le aziende a rimodellare i loro contratti, mentre i benefit in forma di welfare sono sempre più richiesti

Nella zona euro la percentuale di disoccupati è scesa a 7,5% facendo registrare il record da luglio 2008, mentre nella Ue è rimasta stabile a 6,3%. Italia ancora nelle ultime posizioni

Lo smart working è una realtà nel 58% delle grandi imprese. Aumenta tra le Pmi e raddoppiano i progetti delle PA, anche se con difficoltà. Gli smart worker sono i lavoratori più soddisfatti del proprio lavoro

Il dibattito sulla fine del lavoro per l’uomo si ripete ciclicamente. L’Ispi analizza, in un report dedicato, il rischio di disoccupazione tecnologica evidenziando le strade, e le competenze necessarie, per riuscire a garantire un’efficace complementarietà tra robot e lavoratori

Al Nord meglio che al Sud, ma non sempre. Sul territorio italiano si registrano forti differenze in termini di soddisfazione lavorativa. Sono sette gli indicatori presi in esame dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro

Uno studio di McKinsey analizza l’impatto che il crescente ricorso a software umanizzati potrà avere sul mercato del lavoro femminile, già svantaggiato in termini di opportunità e salario: la soluzione, a detta del rapporto, è investire in formazione per consentire di acquisire le competenze necessarie ad affrontare la quarta rivoluzione industriale

È possibile rientrare nel mondo del lavoro in poco più di sei mesi, se aiutati con servizi di outplacement. Ma restano cruciali l’aggiornamento delle competenze e il network di conoscenze