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Il rialzo dei tassi d’interesse operato dalle banche centrali, al momento, non riesce ad alleviare significativamente il peso dell’inflazione, soprattutto in Europa. I progetti di spesa e investimento di famiglie e imprese sono al palo

Sulla nuova informativa non finanziaria europea si stanno confrontando due scuole di pensiero: da un lato ambientalisti, sindacati, B Corp e istituzioni finanziarie in favore di standard obbligatori per tutti, dall’altro le grandi aziende che vogliono scegliere i propri, in maniera flessibile

Quest’anno la piattaforma di libero scambio e di libera circolazione compie trent’anni. Il bilancio è più che positivo: il sistema creato nel 1993 è un simbolo, ma anche uno strumento concreto, di libertà e opportunità, di condivisione di certi valori, di uno stile di vita che molti paesi appena fuori dall’Ue guardano con simpatia, se non invidia

Le aspettative di crescita per quest’anno sono fissate allo 0,8% per l’Unione e allo 0,9% per la zona euro. Merito della resilienza delle economie europee e di un finale di 2022 meglio delle attese. Ma di fronte agli europei ci sono ancora sfide molto importanti, ha ricordato il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni

Una volta evaporata l’euforia dei festeggiamenti per la vittoria dei mondiali di calcio, il paese tornerà a fare i conti con i mali che l’affliggono da decenni: inflazione, indebitamento, impossibilità di accedere ai capitali internazionali. Ma il governo di Buenos Aires ha appena lanciato un’iniziativa di riacquisto titoli che potrebbe invertire la rotta

Il Paese sta soffrendo drammatiche carenze di carburante, medicinali e altri beni essenziali a causa dell’inflazione da record e la svalutazione della sua valuta. Le importazioni sono state bloccate per la grave mancanza di valuta estera

Molti paesi africani ed europei dipendono fortemente dalle esportazioni di cereali dalle aree ora in guerra. Una situazione che per alcuni stati particolarmente fragili potrebbe rivelarsi esplosiva nei prossimi mesi

Le misure messe in campo da Usa, Ue e Giappone per punire Mosca dopo l’aggressione all’Ucraina si stanno rivelando sempre più efficaci. Più che lo Swift, è il blocco delle riserve in dollari della Banca Centrale Russa ad aver fatto più male. Il Paese è sull’orlo del crack