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L’andamento demografico, l’invecchiamento della popolazione e la sostenibilità della spesa pubblica pongono la necessità di una maggiore collaborazione fra Servizio sanitario nazionale e fondi integrativi: a beneficiarne sarebbero innanzitutto i cittadini

Cergas Sda Bocconi e Università di Firenze analizzano la sanità prima del Covid e durante la pandemia, e su questa base hanno creato un’agenda delle priorità per il futuro delle politiche sanitarie. Le esperienze positive sono best-practice da rendere strutturali per un servizio più efficiente e integrato sul territorio

L'ultima edizione dell'osservatorio sull'innovazione digitale in sanità fotografa la crescita della telemedicina nei mesi della pandemia: +20% durante l'emergenza sanitaria. Medici e pazienti sperano ora che il ricorso a questi strumenti possa proseguire anche in futuro

Contagi in decisa crescita, aumento dei nuovi casi, ospedali e terapie intensive sempre più in affanno. Le varianti del virus spaventano e spingono verso una nuova ondata della pandemia: come aveva avvertito la Fondazione Gimbe, l'emergenza sanitaria non è ancora finita

Cresce la voglia di protezione: secondo una recente ricerca di Nomisma e Crif, il 5% degli italiani dichiara di voler incrementare il ricorso a strumenti finanziari come coperture assicurative

La risposta alla pandemia, dopo anni di tagli, ha comportato un forte aumento della spesa sanitaria: stando ai risultati dell'ultimo rapporto Oasi di Cergas, in un solo anno la spesa corrente è cresciuta di circa cinque miliardi di euro. Ora, stando ai curatori del rapporto, è necessario proseguire lungo questa strada per rinnovare e migliorare il servizio sanitario nazionale

Nonostante l'aumento dei casi di contagio, per la Fondazione Gimbe non rivedremo le scene drammatiche dei primi mesi della pandemia: la situazione epidemiologica è attentamente monitorata e il servizio sanitario è pronto a evitare qualsiasi sorpresa

È la previsione, ma anche l’auspicio dell’Ordine nazionale degli attuari: se il trend di contagi e ricoverati continuerà a scendere, i numeri dell’epidemia si ridurranno fino a toccare quota zero in estate. Ma occorre non abbassare la guardia in questa fase

Secondo uno studio dell'Imperial College, un aumento della mobilità senza le dovute precauzioni potrebbe causare in Italia fino a 23mila decessi per Covid-19. È necessario quindi continuare a rispettare la distanza di sicurezza che abbiamo imparato a conoscere nei mesi di lockdown: stando a una ricerca dell'università di Harvard, la cautela potrebbe durare fino al 2022

Il servizio sanitario nazionale si è ritrovato ad affrontare la pandemia di Covid-19 con strumenti del tutto inadeguati: negli ultimi dieci anni, nonostante un'inflazione poco sopra l'1%, gli stanziamenti in sanità si rivelati insufficienti a coprire le nuove esigenze della popolazione. E oggi in Italia la spesa sanitaria è di gran lunga inferiore al resto dell'Europa