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Investimenti: torna la volatilità?

Il lungo periodo di calma piatta degli ultimi anni potrebbe volgere al termine: le correzioni viste a febbraio sono un primo segnale, secondo Nordea Asset Management

Potremmo essere alla vigilia di un duration shock, ovvero un ritorno della volatilità che dopo anni di calma piatta sta acuendo le preoccupazioni degli investitori in questi mesi di incertezze. A sottolinearlo è l'asset manager Nordea, che ha riportato l'attenzione sull'aumento della volatilità sia nel comparto dell'azionario sia in quello dell'obbligazionario. 

Le correzioni viste a febbraio, secondo gli analisti, sono un primo segnale. La volatilità sul mercato obbligazionario è in aumento a causa del mutare quadro macroeconomico e in particolare dei cambiamenti di politica monetaria delle banche centrali, orientate a chiudere i rubinetti. Entro fine anno, le principali banche centrali del mondo, compresa la Bce, ridurranno l’acquisto di titoli governativi. Questo, unito ai recenti movimenti dei tassi di interesse in netta deviazione rispetto al trend degli ultimi anni, porterà gli investitori in cerca di sicurezza a guardare anche oltre i titoli governativi.

Le obbligazioni a più lunga scadenza potrebbero essere quindi le più vulnerabili, visti anche i recenti segnali di risveglio dell’inflazione. Nordea propone quindi di guardare ai segmenti più sicuri del reddito fisso, come le obbligazioni garantite che offrono una protezione sia contro il rischio di duration sia contro l’aumento della volatilità. Questa strategia, del resto, si è dimostrata tra le migliori nel contrasto alla mini turbolenza che ha colpito i mercati in febbraio.