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Gli italiani verso le elezioni europee

I cittadini si avvicinano all’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno guardando soprattutto ai problemi di casa, pur esprimendo inquietudine per il contesto internazionale

Gli italiani si avvicinano rapidamente alle elezioni europee, e lo fanno quasi inconsapevoli (naturalmente senza averne colpa) dell’importanza che questa campagna elettorale potrà avere e dell’impatto che i suoi risultati potranno generare non solo sul futuro italiano, ma anche su quello europeo e sugli equilibri mondiali.
Questa tornata elettorale arriva nello stesso anno in cui si voterà, ad esempio, negli Stati Uniti, e nel pieno di un contesto internazionale segnato da tensioni che il nostro continente non conosceva da molti anni.
Di questo, però, gli italiani dimostrano di essere pienamente consapevoli. Quando chiediamo all’opinione pubblica di indicare le sfide più importanti nel futuro del nostro continente, il risultato è incontrovertibile: sette su dieci ritengono che la sfida principale sia quella contro i conflitti internazionali. Al momento, a generare più agitazione è il conflitto medio orientale, ma in tanti manifestano preoccupazione nei confronti di quanto accade tra Ucraina e Russia.
Eppure, quando chiediamo ai nostri concittadini quali siano le priorità del nostro paese, questi si orientano nettamente su questioni interne: la disoccupazione, l’inflazione, la condizione della sanità italiana diventano a quel punto le vere priorità e, molto probabilmente, come quasi sempre accade, i temi sulla base dei quali sceglieranno cosa votare l’8 e 9 giugno prossimi.


Giorgia Meloni
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Preoccupa l’astensionismo

Al momento, poco più di sei italiani su dieci sanno che effettivamente in quei giorni saranno chiamati a esprimere un voto. Questo significa che più di un italiano su tre non conosce la data delle elezioni europee. Di conseguenza, l’attuale affluenza stimata si ferma in una forchetta compresa tra il 42% e il 46%. La speranza è che questo dato vada a crescere fino a toccare almeno quota 50%, in ogni caso un dato non positivo che i nostri concittadini potrebbero consegnarci sulla propensione a partecipare alla vita pubblica.


Più di un italiano su tre non conosce la data delle elezioni europee


Le previsioni di voto

Tra coloro che voteranno, invece, al momento non si registrano particolari scossoni: la maggioranza di governo dovrebbe confermare i consensi aggregati raccolti alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, con una crescita di qualche punto di Fratelli d’Italia. Il centrosinistra, inteso nell’accezione vista in Sardegna, sembra confermare i rapporti di forza delle politiche, con il Pd al momento intorno al 20% e il Movimento 5 Stelle che viaggia più o meno sulle stesse quote del 2022 (15% circa).
C’è poi la soglia di sbarramento del 4% attorno alla quale si giocano le fortune di molte formazioni politiche, alcune delle quali accomunate da un posizionamento centrista e liberale: Azione e Italia Viva al momento sembrano più vicine al conseguimento del risultato minimo indispensabile per accedere ai seggi di Bruxelles mentre +Europa sembra lievemente indietro.
Decisiva, in questo senso, potrà comunque essere la campagna elettorale, che ancora non sembra essere entrata nel vivo né tra gli esponenti politici né tra i cittadini.


Elly Schlein
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