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Quello che viene chiamato l'ecosistema delle scienze biologiche è in grande salute: la pandemia ha accelerato la crescita delle aziende italiane in questi comparti, che rappresentano avamposti d'innovazione e crescita, attirano finanziamenti e guidano la ricerca anche a livello europeo

Dopo l’ottima performance della ripartenza del 2021, le previsioni di crescita per quest’anno devono essere riviste al ribasso (+1,5% contro +4,9%), a causa delle tensioni internazionali e della scarsità delle materie prime. Ciò nonostante, le imprese industriali italiane si mostrano capaci di governare la situazione contingente e sono attese a una crescita del 2,6% annuo fino al 2026

Le multinazionali che operano sul territorio italiano hanno un modello di gestione e di sviluppo orientato all’innovazione e alla sostenibilità: le ricadute sul tessuto imprenditoriale locale vanno quindi oltre il solo rapporto economico e produttivo

Per contenere l’impatto sull’economia della pandemia di Covid-19, il Governo ha messo in atto nel 2020 una serie di misure statali di moratoria sui finanziamenti e di intervento a sostegno della liquidità. Questi interventi hanno evitato negli ultimi due anni la chiusura di molte imprese. I dati confermano tuttavia che la mortalità maggiore si è verificata nei settori più colpiti dalla sospensione delle attività

Per le imprese manifatturiere, aumentano le difficoltà di adeguarsi alle sollecitazioni del contesto globale che affaticano la produzione, ragione per cui molte pensano di esternalizzare l’attività. La soluzione ai problemi potrebbe però venire da un approccio più proattivo verso i mega-trend che caratterizzano il mercato

Pubblicato il settimo rapporto dell'Osservatorio sulla demografia d'impresa dell'Ufficio Studi di Confcommercio. In nove anni perse quasi 100mila imprese commerciali. I centri storici cambiano ma non si spopolano; nelle città d'arte più B&B che alberghi

In un contesto critico, come è quello della pandemia, le imprese di produzione subiscono un impatto negativo superiore rispetto a quelle dei servizi e in genere alle attività di servitizzazione. La ragione sta nella mission stessa di queste aziende ma anche in modelli di business più agili

Secondo uno studio condotto da EY, nel 2021 il 69% delle 300 aziende italiane analizzate ha previsto politiche tese allo sviluppo sostenibile. Spicca l’attenzione a definire obiettivi, tempistiche e target quantitativi, estendendo la prospettiva della transizione energetica verso una più ampia trasformazione della società e delle persone

L’aumento del prezzo del gas ha effetti su tutta la filiera dell’agroalimentare, sia nei costi delle bollette che nell’acquisto e disponibilità delle materie prime. In attesa di possibili sostegni, sono molte le imprese che preferiscono sospendere l’attività, con ricadute sui consumatori e sull’occupazione.