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Nonostante l'aumento dei casi di contagio, per la Fondazione Gimbe non rivedremo le scene drammatiche dei primi mesi della pandemia: la situazione epidemiologica è attentamente monitorata e il servizio sanitario è pronto a evitare qualsiasi sorpresa

Dopo aver archiviato un 2019 molto positivo, il mercato della previdenza complementare ha risentito della volatilità finanziaria innescata dalla pandemia di Covid-19: nel primo trimestre del 2020, stando alla relazione annuale della Covip, il settore ha registrato rendimenti negativi che hanno di fatto annullato i guadagni dell'esercizio precedente

È la previsione, ma anche l’auspicio dell’Ordine nazionale degli attuari: se il trend di contagi e ricoverati continuerà a scendere, i numeri dell’epidemia si ridurranno fino a toccare quota zero in estate. Ma occorre non abbassare la guardia in questa fase

Secondo uno studio dell'Imperial College, un aumento della mobilità senza le dovute precauzioni potrebbe causare in Italia fino a 23mila decessi per Covid-19. È necessario quindi continuare a rispettare la distanza di sicurezza che abbiamo imparato a conoscere nei mesi di lockdown: stando a una ricerca dell'università di Harvard, la cautela potrebbe durare fino al 2022

Il servizio sanitario nazionale si è ritrovato ad affrontare la pandemia di Covid-19 con strumenti del tutto inadeguati: negli ultimi dieci anni, nonostante un'inflazione poco sopra l'1%, gli stanziamenti in sanità si rivelati insufficienti a coprire le nuove esigenze della popolazione. E oggi in Italia la spesa sanitaria è di gran lunga inferiore al resto dell'Europa

L'istituto di previdenza sociale sta dando attuazione alle misure straordinarie varate dal Governo per dare assistenza alla popolazione colpita dalla pandemia di Covid-19: da congedi lavorativi a bonus per prendersi cura dei familiari, passando per sospensione dei contributi previdenziali e iniziative di sostegno al reddito

Secondo un rapporto dell'agenzia di rating, l'allungamento della speranza di vita genererà in Italia un aumento del debito pubblico e una contestuale contrazione dei risparmi privati: fra dieci anni, se non si metterà mano al bilancio dello Stato il rapporto deficit/pil potrebbe schizzare al 5%

Quota 100 non funziona e ci sono troppi assegni di reversibilità: la Commissione Europea boccia così l'assetto previdenziale italiano. Per Pasquale Tridico, presidente dell'Inps, il sistema è invece solido e sostenibile

Secondo l’ultimo aggiornamento della Covip, nel 2019 le posizioni aperte sono aumentate del 4,5%. Il patrimonio del settore ammonta a 184,2 miliardi di euro, mentre il ritorno economico per gli iscritti negli ultimi dieci anni è stato stabilmente superiore alla rivalutazione del Tfr

Tiene il sistema previdenziale, ma non quello assistenziale. A confermarlo è il settimo rapporto sul bilancio del sistema previdenziale italiano. Da cui emerge, ai fini della sostenibilità, l'urgenza di una revisione strutturale coraggiosa, con la necessità di contrastare l’evasione e di istituire un'anagrafe centralizzata

Dal 2008 al 2018, secondo la fondazione studi dei consulenti del lavoro, si sono perse in Italia oltre due miliardi di ore di lavoro: la contrazione si ripercuote anche sulle retribuzioni e, di conseguenza, sull’entità dei futuri assegni previdenziali