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Mobilità, dalla Ue 60 miliardi di euro in cinque anni

Il trasporto all’interno dell’Unione Europea è uno dei temi più importanti per lo sviluppo delle politiche di coesione. La Corte dei conti basata in Lussemburgo sta indagando su come gli Stati membri hanno speso questi soldi: sotto esame anche l’Italia

L’inefficienza delle reti di trasporto nelle aree urbane costa alle economie degli Stati membri dell’Unione Europea 110 miliardi di euro all’anno, oltre l’1% del Pil complessivo. A questo dato si devono aggiungere i cosiddetti costi sanitari dell’inquinamento atmosferico, che ammontano a diverse centinaia di miliardi all’anno. Nelle regioni fortemente congestionate, un traffico scorrevole potrebbe determinare un incremento della produttività fino al 30%. 

Questi numeri sono stati forniti nell’ambito di un audit, ancora in corso, della Corte dei conti europea sugli interventi dell’Ue volti a migliorare la mobilità dei cittadini residenti nelle città e in aree densamente popolate. La Commissione Europea ha promosso piani di mobilità sostenibili per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide in materia di mobilità urbana: circa 60 miliardi di euro sono stati messi a disposizione nel bilancio Ue per l’attuazione di tali iniziative nel periodo 2014 2020. 

Oltre 32 miliardi di euro sono stati specificamente stanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo di coesione per progetti di mobilità urbana; 24 miliardi provengono dal Connecting Europe Facility e otto miliardi da Horizon 2020, che includeva la mobilità urbana. Inoltre, dal 2014 la Bei ha firmato o approvato progetti nel settore dei trasporti, per un importo totale di 6,9 miliardi. 

I risultati saranno quindi esaminati dalla Corte dei conti, che sta indagando sulla condotta degli Stati membri e su come questi utilizzano i fondi europei disponibili per attuare le politiche in materia di mobilità urbana. Uno degli obiettivi, poi, è determinare se la Commissione ha fornito un sostegno efficace nello svolgimento di queste attività. Circa il 70 % della popolazione europea vive in aree urbane e si prevede che tale percentuale aumenterà in futuro. 

La mobilità urbana include tutte le opzioni di trasporto e le attività associate in una città o in un’area urbana, dipende da molteplici fattori, tra cui l’uso del suolo, il numero di auto private e le politiche in materia di mobilità. La Corte, nell’ambito delle sue prerogative, effettuerà visite in Germania, Italia, Polonia e Spagna e pubblicherà la relazione completa nel corso dell’anno prossimo.