cambiare-gestore-alla-ricerca-di-convenienza

Cambiare gestore alla ricerca di convenienza

È possibile risparmiare riducendo le principali voci di spesa familiare (utenze, assicurazioni, pay tv, conti correnti)? Una ricerca promossa Facile.it ha analizzato alcuni orientamenti dei consumatori

Polizze assicurative, bollette, conti correnti: su quali spese gli italiani riescono a risparmiare di più? Se lo è chiesto Facile.it che in occasione dell’apertura suo negozio fisico di Milano, ha presentato i risultati di un’indagine realizzata da mUp Research e Norstat su un campione rappresentativo della popolazione adulta.
Le spese familiari che secondo l’indagine hanno inciso maggiormente sugli italiani nell’ultimo anno sono state l’Rc auto (66,3%), la bolletta dell’energia elettrica (65,6%) e quella del gas (58,7%). I rispondenti si sono mostrati poi sempre più attenti anche a voci di spesa fino a qualche tempo fa poco considerate, come i costi della pay-Tv (8,3 milioni di consumatori vorrebbero diminuire questa voce di spesa) e del conto corrente (troppo caro per 7,9 milioni di italiani). Più in generale, nell’ultimo anno il 40,9% degli italiani non è riuscito a risparmiare su queste voci di spesa; chi invece è riuscito a farlo, è riuscito a mettere da parte circa 620 euro.

Cresce l’interesse per le polizze vita

Soffermandosi sulle abitudini degli italiani in tema di assicurazioni, secondo la ricerca sono 34,4 milioni gli italiani che hanno sottoscritto almeno una polizza nell’ultimo anno. Ovviamente la più diffusa resta l’Rc auto (96,8% del totale), ma sono sempre di più coloro che hanno scelto di sottoscrivere anche altre tipologie di polizze. Ad esempio 5,9 milioni di italiani hanno sottoscritto una polizza vita, 5,1 milioni un’assicurazione infortuni o una polizza sanitaria, 3,9 milioni un’Rc del capofamiglia e 3,7 milioni hanno acquistato una polizza casa. L’indagine ha approfondito il comportamento degli intervistati rispetto all’Rc auto nel corso dell’ultimo anno, ed è emerso che 19% degli automobilisti a fine contratto ha detto addio alla propria compagnia; nell’86% dei casi è il prezzo troppo elevato la ragione principale, mentre solo per il 13% dei rispondenti è il servizio a esser giudicato non all’altezza delle aspettative.

Utenze domestiche

Il quadro emerso dall’analisi dei servizi di fornitura luce/gas mostra una soddisfazione parziale. La percentuale di coloro che dichiarano di voler risparmiare è molto elevata (70,4% per la luce, 60,9% per il gas), ma a conti fatti è solo un’esigua minoranza che ha effettivamente cambiato fornitore (13% per la luce e 12% per il gas).

C’è ancora chi preferisce il materasso

Per quanto riguarda i conti correnti, dall’indagine emerge un dato sorprendente: 4,2 milioni di italiani non ne posseggono alcuno. Per quanto riguarda coloro che ne hanno uno (sono la maggior parte: oltre il 90%), circa 6,6 milioni di italiani ammettono di non avere chiari i costi del proprio conto. Solo l’8% dei correntisti ha cambiato istituto di credito nell’ultimo anno e chi lo ha fatto, nel 61% dei casi, è stato spinto dal prezzo troppo alto; il 40%, invece, ha scelto un’altra banca perché ha giudicato insoddisfacente il servizio offerto.

Il dinamico mondo della telefonia mobile

L’ambito in cui c’è più movimento di consumatori da un operatore all’altro è sicuramente quello della telefonia. Nell’ultimo anno ha cambiato operatore il 36% degli italiani, valore molto alto se confrontato con gli altri servizi presi in esame dall’indagine. Addirittura oltre il 14% dei rispondenti ha dichiarato di aver cambiato compagnia più di una volta nel corso dello stesso anno.