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La crescita europea fa bene al mondo

L’Fmi conferma la ripresa delle economie del continente: un’occasione, spiega l’organismo, per fare riforme strutturali e tagliare il debito

Tutte le economie europee crescono, e il continente è diventato uno dei motori degli scambi commerciali globali”. È quanto afferma il Fondo monetario internazionale (Fmi) nel suo Regional economic outlook per l’Europa. Nel documento si sottolineano i positivi effetti della ripresa europea sul resto del mondo attraverso il commercio. “Il contributo dell’Europa alla crescita globale delle importazioni nel 2016-2017 – sostiene l’Fmi – è simile a quello di Stati Uniti e Cina insieme. I rischi sono più bilanciati ma continuano a essere al ribasso nel medio termine. Il problema fondamentale, spiega il report, consiste nella difficoltà di separare le componenti cicliche e quelle strutturali, soprattutto dopo periodi prolungati di crescita debole. Tuttavia, “i recenti indicatori mostrano che l’attuale ripresa dell’Europa sia trainata anche da fattori strutturali” spiega l’Fmi, sottolineando che la crescita riflette in parte l’accelerazione degli investimenti che, se sostenuta, può aiutare a migliorare la cresciuta potenziale. 


Confermata la crescita di Europa e Italia

L’organismo con sede a Washington conferma i dati della crescita europea presentati a ottobre nel World economic outlook, con un +2,4% nel 2017, in rialzo rispetto al +1,7% del 2016, per poi rallentare al +2,1%. Confermata anche la ripresa dell’Italia quest’anno al +1,5%. Il Pil italiano crescerà dell’1,1% nel 2018 e dello 0,9% nel 2019. Ribadite anche le stime per la disoccupazione, che calerà all’11,4% nel 2017. Il debito quest’anno è atteso al 133%, per scendere al 131,4% nel 2018 e al 128,8% nel 2019. Il deficit è stimato al 2,2% nel 2017, per scendere all’1,3% nel 2018 e allo 0,3% nel 2019.

Più sforzi per le riforme

Secondo l’Fmi, la ripresa dovrebbe rappresentare un’occasione per abbattere il debito, soprattutto in paesi come Italia, Belgio, Francia, Portogallo, Spagna e Regno Unito.
L’Outlook, inoltre, invita gli stati membri ad approfittare della ripresa per ricostruire cuscinetti fiscali e rafforzare la capacità dell’economia di assorbire eventuali shock. “L’attuazione delle riforme strutturali – mette in evidenza il Fondo - è un elemento centrale per rafforzare l’economia aumentandone la produttività, rendendo più competitivo il mercato dei prodotti e migliorando quello del lavoro e dell’istruzione, ma anche la necessità di riformare la giustizia e il controllo sulla corruzione. Le istituzioni giocano un ruolo fondamentale per la crescita, e il contesto giuridico è un elemento vitale dell’ambiente economico. L’Unione Europea e il Consiglio d’Europa hanno aiutato a catalizzare le riforme, ma la loro tenuta è dipesa maggiormente da fattori interni. 


Ridurre gli stock di Npl

A supportare la crescita c’è anche una ripresa del credito “in molte economie avanzate dell’Unione Europea e in Eurolandia”, dove il credito delle banche al settore privato “è in aumento, spinto dal credito alle famiglie. La crescita del credito alle imprese resta irregolare ed è particolarmente debole nei Paesi con un elevato livello di prestiti deteriorati”. Pertanto, sostiene l’Fmi, “le recenti proposte che stabiliscono delle aspettative da parte della vigilanza per gli accantonamenti sui nuovi Npl sono un passo positivo”, e gli Stati membri “dovrebbero decidere target di riduzione ambiziosi, con un vigoroso approfondimento della vigilanza”. Inoltre, secondo l’Fmi, i Paesi dovrebbero applicare il nuovo quadro di regole, con la dovuta proporzionalità, anche alle banche più piccole che ricadono fuori dalla supervisione Bce. Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, le banche dell’area euro hanno ridotto lo stock di sofferenze di 160 miliardi di euro dal loro picco nel 2014, ma la massa di crediti deteriorati resta appena sotto 1.000 miliardi di euro. Il contributo maggiore alla riduzione degli stock è arrivato da Spagna e Irlanda, mentre il recente aumento delle vendite di Npl in Italia “è incoraggiante”.