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Adolescenti e social network: una relazione complicata

Rapporto controverso quello che lega gli adolescenti al mondo dei social. È quanto emerge da una ricerca Telefono Azzurro – Doxa Kids

Il rapporto fra gli adolescenti e il web è di quelli che, nel linguaggio dei social, qualcuno definirebbe “una relazione complicata”: i giovani oggi non potrebbero più farne a meno, ma sanno di essere a rischio e chiedono maggiori tutele per la loro sicurezza. È quanto emerge dalla ricerca Telefono Azzurro – Doxa Kids sul rapporto fra i ragazzi e il web, presentata in occasione del Safer Internet Day 2019 giunto alla sedicesima edizione.

Due ore al giorno tra social e chat
La ricerca mette in luce l’ambivalenza del rapporto fra i giovani e il web. Un rapporto prima di tutto di grande assiduità: il 60% dei ragazzi fra i 12 e i 18 anni passa più di due ore al giorno su social e chat, mentre il 4% è costantemente connesso. Solo il 35% degli intervistati vi trascorre un’ora o meno al giorno.
Il 43% dei giovani fra i 12 e i 18 anni e ben il 53% delle ragazze si sentirebbe ansioso, agitato o persino perso se fosse privato per una settimana dei social. Ma il 46% di essi ritiene che i social abbiano effetti negativi quali il bullismo, la diffusione di pettegolezzi o contenuti violenti, la discriminazione.


Tutti i “contro” evidenziati dai ragazzi
Fra gli aspetti negativi dei social, il 33% degli adolescenti ritiene che distraggano dallo studio e dalla vita reale, il 29% sottolinea la mancanza di contatto personale e il 28% ritiene che causino dipendenza. Il 22% dei ragazzi intervistati sostiene che i social facilitino il bullismo, il 20% teme gli adescatori mentre per il 33% il rischio è l’alter-ego, ovvero l’illusione di avere molti amici e l’avere una visione poco realistica della realtà.

Per il 22% il problema è la privacy: i social possono rovinare la reputazione, c’è il rischio di condivisione delle proprie foto senza consenso. Incontrare online contenuti negativi succede al 66% dei ragazzi.
Il 32% vede immagini o video violenti e il 43% si dichiara molto impressionato dalle immagini drammatiche; il 25% incontra contenuti che incoraggiano a giocare o scommettere soldi, il 23% immagini e video sessualmente espliciti.
Le esperienze dirette coinvolgono invece il 57% degli intervistati: il 34% riceve messaggi di estranei, e si sale al 44% per le ragazze 15-18 anni; al 14% è capitata la richiesta di condividere informazioni personali, all’11% di essere incontrati dal vivo dopo un contatto online, e si sale al 16% per i maschi 15-18 anni. Al 7% è capitato di ricevere foto provocanti, l’11% nel caso delle ragazze 15-18 anni. Ma non è tutto nero.

I punti a favore

Per i ragazzi i social aiutano a restare connessi con amici e famiglia, a trovare persone che ci assomigliano, a farli sentire meno soli, a connettersi con abitudini e culture di tutto il mondo. Un effetto positivo rilevato complessivamente dal 75% degli intervistati, che diventa l’81% se si considerano solo le ragazze fra i 15 e i 18 anni.
Il web consente anche di trovare informazioni e di imparare cose nuove (51%), o di svolgere attività sociali (33%) come confrontare opinioni o chiedere aiuto.

Focus sulla sicurezza
Molto chiara è anche la richiesta di intervento da parte degli adulti per una maggiore sicurezza dei ragazzi online. Il 47% del campione vorrebbe che i social bloccassero i contenuti pornografici o violenti, il 34% che si potessero cancellare per sempre foto che possono rovinare la reputazione, il 29% chiede filtri che blocchino l’accesso a certi contenuti secondo l’età.