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La cultura aziendale come base per la gestione del rischio

Nel corso del convegno annuale di Anra, svoltosi a settembre a Milano, il ceo di Saipem ha disegnato l’ambito di attuazione del processo di Erm delineando le responsabilità del top management

La gestione del rischio è necessaria alla governance aziendale e uno strumento essenziale per la definizione delle strategie di business: ecco perché deve essere conosciuta e condivisa dal vertice. In questo, la conoscenza della cultura aziendale è essenziale per la figura del manager. 

Per Stefano Cao, chief executive officer di Saipem, crescere all’interno dell’ambiente aziendale rappresenta un quadro ideale, che permette al manager di assorbirne la cultura, e da qui mutuare le sfide che provengono dal mercato e dalla società per salvaguardare gli interessi dell’azienda: è con un simile background che il manager può assumere la leadership sulla gestione del rischio. Si tratta di una condizione necessaria per un’azienda multinazionale come Saipem: “abbiamo dovuto entrare nelle logiche peculiari di ognuno dei 65 paesi in cui lavoriamo, e da qui gestire tutti i temi legati al rischio creando una cultura aziendale resiliente. È necessario che questa cultura acquisita si trasformi in una serie di processi e strutture organizzative per poter rispondere in modo adeguato”. 


Conoscere per meglio scegliere

L’informazione è importante perché le strategie di una multinazionale sono influenzate dagli avvenimenti a livello globale e dalle scelte che vengono fatte in ambito politico: “Le decisioni strategiche degli Usa in Iran o le sanzioni che la Ue può decidere per la Russia rappresentano vincoli che costringono il management a confrontarsi in maniera strutturata e organizzata con questa tipologia di rischi” adeguando le strategie.
In una complessità di questo tipo, un sistema di Enterprise risk management serve a una efficace valutazione dei rischi: “la struttura di Rm deve riportare al top management e continuamente attivarsi per diffondere le best practice della gestione del rischio. Dal canto suo, il vertice non può sottrarsi dalla definizione del risk appetite, il livello di rischio che l’azienda può correre è una responsabilità essenziale del top management in ottica di de-risking”.

L’avvio del processo per una completa attività di gestione del rischio è iniziata in Saipem nel 2013: “abbiamo avviato – conclude Cao - una strutturazione dettagliata del frame, e oggi anche le nostre decisioni di politica industriale dipendono dal sistema di Erm”. Serve un periodo di adeguamento, ma “è necessario che tutta l’azienda percepisca i processi arricchiti non come un peso ma come uno strumento di maggiore controllo” finalizzato alla migliore efficienza.