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La sostenibilità è il futuro delle imprese

Le compagnie assicurative hanno da sempre il compito di risarcire i danni causati da un evento infausto, ma anche di identificare, analizzare e valutare le minacce alle quali sono esposte un’azienda, una comunità, un territorio. Ne abbiamo parlato con uno specialista: Franco Franzoso, head of Generali Global Corporate & Commercial Italia

La storia, in questi ultimi anni, ha corso rapidamente, mettendoci di fronte a sfide generazionali. Dalla pandemia di Covid-19 al ritorno di una guerra in Europa, fino all’impennata dell’inflazione, dopo più di dieci anni di rendimenti (quasi) sottozero.
Abbiamo chiesto a uno specialista dei rischi, Franco Franzoso, head of Generali Global Corporate & Commercial Italia, di raccontarci, dalla sua esperienza, in che direzione ha visto mutare i rischi per le imprese, quali sono i bisogni di protezione più impellenti e in che modo una grande impresa può affrontare al meglio anche il grande tema della sostenibilità, che è poi alla base di ogni discorso coerente per costruire il futuro.
“Non è semplice muoversi nel panorama attuale, che si sta caratterizzando per metterci continuamente di fronte a scenari e contesti difficilmente prevedibili”, spiega Franzoso. “Identificare, analizzare e valutare i rischi ai quali è esposta un’azienda è il modo, per eccellenza, che abbiamo per gestire eventi come il cambiamento climatico, il ritorno della guerra in Europa, la crisi energetica e l’inflazione”.

Le tensioni dell’inflazione sociale

Da dieci anni alla guida di Generali Global Corporate & Commercial Italia, Franzoso racconta che oggi, in cima alle preoccupazioni delle imprese, i rischi non sono gli stessi del 2013. Basti pensare alle minacce tecnologiche, a quelle della globalizzazione e alle catastrofi naturali, quest’ultime correlate al cambiamento climatico: “l’alluvione in Emilia-Romagna ne è un esempio”, sottolinea il top manager.
Sul fronte internazionale sono note le complessità correlate alla supply chain e all’inflazione, con un aumento dei costi in tutti i settori, anche quello assicurativo. E poi c’è “la cosiddetta inflazione sociale che porta ulteriore tensione sulle coperture liability e finanziarie”, ricorda Franzoso. “Una riflessione va fatta – argomenta – anche su rischi potenzialmente sistemici, come la pandemia o il cyber: perché è sempre più difficile trovare il limite tra assicurabilità e non assicurabilità.
Lo scenario in cui operiamo – rivela – rende quindi quanto mai necessario un approccio trasversale alla gestione dei rischi. Che è il modus operandi che contraddistingue GC&C Italia”.

Eventi che sfuggono ai modelli

Anche le nuove tecnologie, come i rilevamenti satellitari o l’intelligenza artificiale, hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione. “GC&C Italia affianca al cliente un team di risk engineers dedicato all’utilizzo delle nuove strumentazioni, con l’obiettivo di individuare le conseguenze di scenari plausibili e proporre misure appropriate per il contenimento di possibili perdite”, spiega Franzoso. Quali sono le principali preoccupazioni, le richieste, i bisogni di protezione dei clienti italiani?
“Il nostro osservatorio – racconta Franzoso – rileva preoccupazione riguardo la continuità della catena di fornitura, l’approvvigionamento energetico e i possibili nuovi aumenti dei costi, il rispetto dei criteri di sostenibilità”.
La preoccupazione dei clienti Generali, aggiunge, resta alta anche riguardo al cambiamento climatico: “l’aumento di eventi estremi, e non modellizzati, da acqua e vento può risultare particolarmente critico per le aziende che operano su territori in condizioni di dissesto idrogeologico, dove nella maggior parte della penisola si sovrappone anche una strutturale esposizione al terremoto”.

Una roadmap sostenibile

Nel contesto della transizione verso un futuro più sostenibile, “come assicuratori abbiamo la responsabilità di affrontare i megatrend, proteggendo le persone, le aziende, la salute, il territorio e le generazioni future”, fa notare Franzoso, secondo cui “fare assicurazione è fare sostenibilità”. Il piano strategico della società, Lifetime Partner 24: Driving Growth, si basa sulla sostenibilità “che ne è il suo originator, perché dà forma a tutte le decisioni che vogliamo prendere”.
Generali GC&C è focalizzata nell’implementazione di una roadmap con la sostenibilità al centro del proprio business, in coerenza con l’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu: “Nella pratica – spiega il responsabile di GC&C Italia – ci impegniamo per studiare di concerto ai nostri clienti progetti che riducano i rischi e che possano avere un impatto positivo su tutta la filiera: dai fornitori, ai dipendenti, alle loro famiglie e quindi sulla società nel suo complesso. La grande sfida rimane sempre quella di dare concretezza e valore alle nostre ambizioni”, conclude Franzoso.