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Universal Music punta sui benefit

L’etichetta discografica ha illustrato una serie di soluzioni pensate per i dipendenti: ecco i dettagli di Universal Welfare

Anche Universal Music, una delle più famose etichette discografiche al mondo, punta sul welfare aziendale. La svolta era arrivata nel 2017, con il lancio di un piano di flexible benefits pensato per i dipendenti che volessero convertire i premi di produttività in prestazioni di welfare. Il piano si chiama Universal Welfare ed è stato predisposto in collaborazione Eudaimon, società di consulenza e formazione specializzata in welfare aziendale. Il tutto è accessibile attraverso una piattaforma digitale dedicata, raggiungibile anche tramite app, che consente di fruire dei servizi offerti sulla base delle esigenze di ogni giorno. “Siamo ormai al secondo anno di collaborazione tra Universal Music ed Eudaimon”, ha commentato in una nota Daniele Demartini, cfo e hr director dell’etichetta discografica. “Sono state recentemente apportate modifiche – ha aggiunto – che implementano la piattaforma con un notevole miglioramento sia nell’accesso che nella fruibilità dei servizi”.
Tre le aree di welfare proposte all’interno del pacchetto: Famiglia, che prevede rimborsi spese per l’istruzione e la cura dei figli e dei familiari anziani o non autosufficienti, corsi di lingue, consulenza psicologica e fondo previdenza integrativa; Salute e Benessere, che garantisce visite mediche specialistiche e accesso a centri fitness; e infine Tempo per te, con abbonamenti a musei, viaggi, cinema e spettacoli, parchi a tema. Al piano si aggiungono poi altri servizi aziendali, come ticket restaurant, consulenza fiscale in orario di lavoro e la presenza di un medico in sede ogni quindici giorni.
Particolare attenzione è stata data alla comunicazione, sempre più leva strategica per il successo del piano di welfare. “All’interno delle aziende – ha spiegato Edoardo Zaccardi, consulting di Eudaimon – non è stato ancora compreso in maniera diffusa come la comunicazione sia fondamentale per la riuscita del welfare, non solo per informare i lavoratori delle misure disponibili, ma soprattutto per innescare in loro coinvolgimento e partecipazione verso queste”.