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Wellbeing, imprese sempre più attente

Un’azienda su tre offre servizi per migliorare il benessere dei dipendenti: si punta soprattutto su corretta alimentazione e movimento fisico. Aumenta poi l’appeal del welfare aziendale, ormai diffuso anche fra le pmi

Il benessere dei dipendenti è un capitale aziendale. Ed è giusto, come avviene per ogni forma di capitale, investirci risorse per avere più alti e sostanziosi ritorni. Come già fa oggi più di un’azienda su tre: secondo una ricerca di Od&M Consulting, il 35,6% delle imprese implementa piani di welfare aziendale per migliorare il wellbeing dei dipendenti. E il perché è facile da intuire: un personale sereno e motivato esprime infatti al meglio le proprie potenzialità, incide positivamente sul clima che si respira all’interno del perimetro aziendale, migliora le proprie performance e contribuisce a innalzare i risultati dell’impresa.
L’attenzione delle aziende si conferma così in crescita, travalicando i suoi confini tradizionali e andando a toccare anche aspetti del tutto esclusi dall’ambito lavorativo come la corretta alimentazione e il movimento fisico.
Se il wellbeing appare in chiara fase di lancio, il welfare aziendale è ormai una realtà consolidata nel nostro paese. Il 47,8% delle imprese ha utilizzato il premio di risultato per finanziare l’erogazione di servizi ai propri dipendenti: soprattutto grandi aziende, ma anche sempre più pmi ne stanno progettando l’implementazione (62,5%). E i lavoratori apprezzano, come dimostra l’84% di soddisfazione  rilevato fra i lavoratori, dato che diventa 93,3% quando si parla di piccole e medie imprese.
L’assistenza sanitaria si conferma il benefit più apprezzato (79,5% di gradimento), seguita da ferie e permessi (76,1%) e servizi di ristorazione (73,5%). Ai piedi del podio, ma con valori in crescita, si piazzano invece servizi per la gestione del tempo (70,9%), previdenza e mobilità (entrambi fermi a 69,2%), programmi assicurativi (62,8%) e piani di maternità (59,8%).