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Il welfare di Boehringer Ingelheim Italia

Responsabilità, fiducia, persone al centro, vita privata, lavoro sono solo alcune delle parole chiave che guidano con un approccio sistemico il piano di welfare aziendale illustrato da Antonio Barge, direttore risorse umane del gruppo in Italia

Il Gruppo Boehringer Ingelheim è un’azienda farmaceutica presente in tutto il mondo la cui attività di ricerca e sviluppo dei farmaci innovativi è focalizzata principalmente sulle terapie delle malattie cardio-metaboliche, respiratorie, del sistema nervoso centrale, oltre a quelle oncologiche. È presente in Italia dal 1972 e, nel nostro paese, conta circa 1000 collaboratori. Nel 2017, sempre in Italia, ha raggiunto un fatturato netto di 455 milioni di euro. Risultati molto buoni se si considera il 28% di crescita rispetto all’anno precedente.
Da diversi anni Boehringer Ingelheim Italia ha attivato una serie di servizi di welfare che nel corso del tempo hanno dato vita ad un vero e proprio approccio sistemico in cui il collaboratore e le sue esigenze sono al centro, così come lo è il cliente nelle attività di business.
Ne abbiamo parlato con Antonio Barge, direttore risorse umane del gruppo in Italia.

Quali erano state le valutazioni che hanno convinto Boehringer Ingelheim ad attivare un progetto di welfare?
La cultura aziendale di Boehringer Ingelheim è basata su valori che sono stati applicati sin dalla sua fondazione, nel 1885. Il nostro è un progetto di welfare aziendale messo a punto in Italia, ma inserito in una cultura globale che parte dai valori del Gruppo.
Gli obiettivi e i principi si possono riassumere in un’unica frase: “il cliente al centro”. Per noi è fondamentale che, così come mettiamo il nostro cliente al centro, anche i nostri collaboratori si sentano al centro (e parte) di tutte le attività dell’azienda.

Come si compone la vostra popolazione aziendale?
La nostra popolazione aziendale è suddivisa su tre sedi e una rete di collaboratori sul territorio. Milano è la sede centrale, dove lavorano 300 collaboratori; Fornovo San Giovanni (Bergamo), sede di Bidachem S.p.A., sito chimico dedicato alla produzione di principi attivi e polo strategico del Gruppo a livello mondiale in cui operano 220 collaboratori; Noventa Padovana (Padova), sito di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia S.p.A., con 120 collaboratori che produce vaccini veterinari. Sul territorio 360 persone operano nell’informazione scientifica, l’accesso al mercato, il supporto medico, quello tecnico e la commercializzazione.
Si tratta quindi di 1000 persone con differenti peculiarità ed esigenze. Ma anche con età molto diverse perché abbiamo i giovani, neolaureati che entrano nel mondo del lavoro, e abbiamo gli ultracinquantenni. In mezzo tutta la gamma di età di lavoratori con esperienze e storie molto diverse.

Cosa significa avere una popolazione così eterogenea per ruoli e per età?
Significa avere in primis un approccio sistemico al welfare perché abbia ricadute positive non solo sulle persone, ma anche sul business, e poi definire servizi comuni e servizi specifici per ciascuna sede, ma anche per le diverse età.
In questi ultimi anni abbiamo cercato di cambiare il nostro modo di lavorare introducendo i concetti di responsabilità e di fiducia sempre in modo sistemico, a partire dai temi della conciliazione lavoro-famiglia, della diversità e dell’inclusione.
Questo significa saper lavorare dialogando e rispettando le diverse esigenze di vita e le diverse fasi della vita delle persone. Si tratta di un percorso di cambiamento che abbiamo intrapreso per disegnare l’azienda che vogliamo diventare.

Quali sono le attività proposte comuni?
Abbiamo introdotto il lavoro agile, stiamo lavorando per abolire totalmente le timbrature ed è possibile lavorare da casa, senza limiti di giorni (in passato era definito un numero massimo di giornate all’anno) e di orario. Questo significa che chi lavora è responsabile del proprio lavoro e delle proprie attività che vengono concordate con i propri capi.
Stiamo intervenendo sulla gestione delle email per riuscire a rispettare e proteggere il tempo dedicato alla vita privata. Siamo all’inizio, ma è un primo passo importante.
Ovviamente questo ha significato lavorare anche sulla leadership dei capi che hanno dovuto cambiare approccio e adattarsi a questo modo di lavorare: i leader non devono essere controllori, ma gestori di progetto e di persone.
Poi ovviamente ci sono i servizi di welfare comuni (assicurazioni, sconti e agevolazioni) che vengono forniti e gestiti attraverso una piattaforma.
È disponibile inoltre un ampio programma di prevenzione con screening oncologici gratuiti per tutti i collaboratori.

Quali sono i servizi che accompagnano i collaboratori nelle diverse fasi della loro vita?
Per noi è importante l’approccio sistemico: ad un servizio dedicato alla persona corrisponde uno stimolo per l’organizzazione del lavoro e una ricaduta positiva sul business.
I giovani ad esempio sono quelli che utilizzano di più il lavoro agile, ma sono anche quelli che vogliono crescere e che chiedono più feedback. Per questo proponiamo loro attività di mentoring e coaching che li aiutino in un percorso di carriera adatto.
Ai collaboratori diventati da poco genitori proponiamo un servizio che li accompagna nel rientro dalla maternità (o paternità). Un servizio molto gradito che non si esaurisce con il reinserimento della neomamma o del neopapà in azienda, ma che coinvolge anche i capi che si trovano a dover gestire il periodo di sostituzione di maternità. Perché è fondamentale sostenere anche chi rimane a dover gestire una ripartizione del lavoro differente.
I collaboratori con figli piccoli sono quelli che utilizzano di più l’asilo nido aziendale interno, o i campus estivi che abbiamo introdotto recentemente con il supporto della divisione Kids& Family di BC Eventi per andare incontro all’esigenza di gestire bambini e ragazzi alla chiusura della scuola.
E poi ci sono i collaboratori con i genitori anziani che hanno bisogno di assentarsi dal luogo di lavoro per accudirli. Per loro sono previsti una serie di servizi di assistenza sociale dedicati (Ausilia) e un monte ore di permessi aggiuntivi. 


Esistono anche servizi offerti in base alle diverse sedi?
Certamente. A Milano, ad esempio, è attivo un piano volto ad agevolare il raggiungimento del posto di lavoro, oltre ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e offrire soluzioni eco-friendly per gli spostamenti in città. È attivo un servizio di navetta gratuito, per il collegamento della sede alle stazioni più vicine, integrato dalla possibilità per i collaboratori di godere di tariffe agevolate per l’acquisto di abbonamenti per i mezzi urbani e per il trasporto ferroviario interregionale. L’azienda si impegna a coprire, per ogni abbonamento sottoscritto, il 18% del costo totale.

Quali sono i risultati più importanti?
Tutto questo sta innescando un circolo virtuoso interessante e importante.
Se un tempo i dipendenti si lamentavano che l’azienda era lenta, oggi questo non succede più. Boehringer Ingelheim Italia oggi è un’azienda veloce, dove le cose sono semplici e dove si sorride di più. E i risultati di business degli ultimi anni lo dimostrano.