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Energia eolica europea, il 2018 inizia con un record

Il 4 gennaio il 22,7% della produzione di energia è avvenuto sfruttando il vento. Per l’Anev il dato conferma il potenziale delle fonti rinnovabili

Oltre un quinto della domanda europea di energia elettrica europea è stata coperta dagli impianti eolici. Lo comunica l’Associazione nazionale dell’energia del vento (Anev) che cita le stime di WindEurope. Si tratta del record storico registrato lo scorso 4 gennaio, quando il complesso degli impianti europei ha prodotto 2.128 gigawattora, pari al 22,7% della domanda europea. Si tratta di una capacità produttiva che può coprire il fabbisogno di 160 milioni di famiglie e il 61% della domanda industriale elettrica. Il record precedente risale a settembre 2017, quando era stato toccato il 19,8% della domanda. I dati confermano quindi la crescita del settore. Per l'Anev, l'energia eolica ha ancora un enorme potenziale che nel prossimo futuro potrà consentire il raggiungimento dell’obiettivo di produzione di energia al 100% da fonti rinnovabili.


In testa la Germania e Spagna, Italia quinta


Il record segnato a inizio gennaio è stato possibile grazie al contributo soprattutto di cinque Paesi europei. Impressionante il dato della Germania: per WindEurope, con gli impianti eolici nazionali è stato possibile soddisfare il 60,1% del consumo di elettricità, con la produzione di 925,3 GWh, di cui 833 con centrali onshore e 92,3 con centrali in mare. Record giornaliero anche per la Francia, che con il vento sulla terraferma ha generato 218 GWh pari al 14,6% della richiesta nazionale. La classifica europea dei Paesi produttori vede in testa Germania e Spagna (266,8 GWh, 37,3%), secondo posto condiviso da Francia e Regno Unito (204,6 GWh, 22,1%). Segue l’Italia con 113 GWh, che copre il 14,5% della domanda.