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Un italiano nella commissione Usa contro l’antisemitismo

Alessandro Ruben entra nell’Anti defamation league, ente che si occupa della lotta all’estremismo e al terrorismo

Alessandro Ruben, 51 anni, avvocato ed ex parlamentare italiano, è stato eletto membro della Commissione nazionale dell’Anti defamation league. L’elezione è avvenuta il 20 novembre durante l’assemblea generale svoltasi a San Francisco. Si tratta, si legge in un comunicato, “di un riconoscimento prestigioso, per la prima volta conferito a un italiano, che sottolinea l’importanza della collaborazione con l’Italia nello sforzo di combattere l’antisemitismo, sconfiggere il terrorismo internazionale e difendere gli ideali democratici prevenendo tutte le forme di pregiudizio ed intolleranza”. 

L’Anti defamation league è la principale organizzazione non governativa Usa, con quartier generale a New York. Ha 29 sedi negli Stati Uniti e succursali in molti altri Paesi del mondo. È stata fondata nel 1913, e si occupa di realizzare indagini e ricerche sull’antisemitismo e sull’estremismo che servono a orientare le politiche per la prevenzione negli Stati Uniti come in Europa. L’Adl collabora attivamente con l’Fbi e la Cia per realizzare iniziative volte a contrastare odio, intolleranza e estremismo e supportando le agenzie per la lotta al terrorismo internazionale e interno. Promuove inoltre appositi corsi di formazione per addestrare le forze dell’ordine a contrastare i crimini di odio. 

Il numero uno dell’Adl, Jonathan Greenblatt, nel comunicare la decisione, ha voluto ringraziare Alessandro Ruben per “l’importante contributo messo in campo per la promozione e diffusione dei valori che da sempre ispirano l’organizzazione e per la costruzione di un solido e proficuo rapporto con le Istituzioni italiane e le forze dell’ordine italiane”. Alessandro Ruben ha voluto sottolineare che “l’ultimo impegno in ordine di tempo riguarda la stretta collaborazione avviata con Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube per garantire il monitoraggio e la individuazione di contenuti, propaganda e proselitismo promossi da terroristi ed estremisti violenti in rete”.