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Migranti in Europa, nuovo record nel 2016

I permessi a cittadini provenienti da Paesi extra Ue sono stati 3,4 milioni. L’Italia resta sotto la media del continente

Nuovo record di nuovi permessi di residenza a cittadini che provengono da Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Nel 2016 sono stati 3,4 milioni, con un aumento del 28% rispetto al 2015. Si tratta del valore più alto dal 2008, anno in cui Eurostat ha iniziato a raccogliere i dati. La media dell’Ue è di 6,5 permessi ogni mille abitanti, con l’Italia che si posiziona nettamente sotto la media con 3,7 permessi ogni mille abitanti, con prevalenza di permessi concessi a nigeriani, marocchini e albanesi. In rapporto alla popolazione, il record spetta a Malta (20,6 permessi per 1.000 abitanti), Cipro (19,9 per mille), Polonia (15,4 per mille), Svezia (14,8 per mille) e Regno Unito (13,2 per mille). Nel 2016 un permesso su quattro è stato concesso nel Regno Unito (865.900, il 25,8% del totale Ue), seguito da Polonia (586mila, il 17,5%), Germania (504.800, il 15%), Francia (235mila, il 7%), Italia (222.400, il 6,6%) e Spagna (211.500, il 6,3%). L’aumento dei permessi in Europa è dovuto soprattutto agli “altri motivi” (+64%), una categoria che include la protezione internazionale, e alle ragioni di lavoro (+21%). Gli “altri motivi” occupano il 30,7% del totale dei permessi concessi nel 2016. Uno su quattro è stato per motivi di lavoro (il 25,4%), un dato non molto distante dalle ragioni familiari (23,2%) e l’educazione per il 20,7%. I principali beneficiari sono stati i cittadini ucraini, siriani e statunitensi.