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Covid-19: solo il 42% delle imprese aziende ha pianificato sostegno psicologico

Il contatto umano fa paura e può alternare la produttività: secondo Gympass, responsabile di un'indagine sull'argomento, è importante che le aziende offrano supporto a dipendenti e nuovi assunti per accompagnarli gradualmente verso il ritorno alla normalità

Maggiore irritabilità, minore concentrazione e probabilmente anche un iniziale calo della produttività: sono solo alcuni dei comportamenti che un datore di lavoro potrebbe aver riscontrato nei propri dipendenti al rientro in ufficio dopo il periodo di lavoro da casa a seguito del lockdown per l'emergenza coronavirus.
Dagli studi effettuati da Gympass, azienda leader mondiale nell’ambito del corporate wellbeing, è emerso che solo il 41,9% dei responsabili di risorse umane intervistato a fine marzo aveva pianificato delle misure per sostenere psicologicamente i propri dipendenti dopo il periodo di quarantena. “Un numero insufficiente”, hanno commentato gli esperti nel webinar organizzato da Gympass durante cui sono stati analizzati i possibili effetti psicologici del lockdown in ambito lavorativo.

Le paure più frequenti
Il contatto umano tra sconosciuti (ma anche tra conoscenti) rimane una delle maggiori paure delle persone. Anche se attualmente è ancora obbligatorio mantenere una certa distanza di sicurezza e la maggior parte delle aziende sta ancora adottando lo smart working, è difficile prevedere quando questa paura passerà e quando i dipendenti andranno con serenità in ascensore, si recheranno in un meeting, da un cliente o più semplicemente trascorreranno la pausa pranzo coi propri colleghi senza pensare con apprensione al rischio di contagio.
Una ricerca effettuata nel 2007 su individui che erano stati in quarantena a causa di un possibile contatto con il virus della Sars, ha rilevato che, dopo la fine dell’emergenza, il 54% delle persone che erano state messe in isolamento evitava chi tossiva o starnutiva, il 26% luoghi chiusi e affollati, mentre il 21% tutti gli spazi pubblici.

Il rientro in ufficio dei dipendenti
Laura Sinatra, ceo di Eapitalia World e hr consultant, sottolinea l'importanza della comprensione e della comunicazione aziendale. “È importante – dice – dare del tempo ai dipendenti. Lasciarli mantenere le distanze, che aiuta psicologicamente a sentirsi protetti, e aspettarsi inizialmente e tollerare che ci sarà voglia di distrarsi e di raccontarsi, anche se questo potrebbe far calare la produttività”.
Dal punto di vista aziendale c’è da tenere in considerazione che questa situazione emergenziale potrebbe aver alterato l’equilibrio, le necessità, le relazioni e le dinamiche organizzative. Come sottolinea Laura Sinatra, “è importante che i responsabili delle risorse umane consentano ai dipendenti che hanno attraversato insieme questo periodo di vivere una breve fase di riconciliazione”.

Come gestire i nuovi assunti
Un altro aspetto importante, all’interno della gestione delle risorse umane in questo periodo, riguarda l’inserimento dei nuovi assunti nei team. Andrea Colombo, psicologo ed esperto in mindfulness, invita coloro che entreranno in ufficio tra maggio e giugno a fare tesoro di un’esperienza che ha sicuramente insegnato loro a gestire con maggiore autonomia il proprio lavoro e il tempo libero.
Per le nuove risorse che verranno eventualmente inserite nei prossimi mesi, è importante che l’azienda attui iniziative che consentano al nuovo assunto di conoscere anche trasversalmente l'azienda, il futuro team, su cosa si sta lavorando e quali sono gli obiettivi futuri. In questo modo il ritorno alla normalità e il percorso di inserimento saranno più semplici.

Non trascurare l’equilibrio psico-fisico
Per fronteggiare questa situazione e offrire un supporto concreto, bisognerebbe aiutare le persone a essere attive fisicamente mantenendo così il proprio equilibrio psico-fisico. Per questo Gympass ha studiato e implementato nuove soluzioni digital per le strutture sportive e gli utenti finali in relazione all’attività fisica, senza dimenticare l’aspetto emotivo e psicologico. In quanto esperti di corporate wellbeing, stanno mettendo a disposizione delle aziende un network di professionisti in grado di dare consigli e offrire consulenze fondamentali per la gestione delle risorse umane in questo periodo.