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Employee benefits, Romagna territorio virtuoso

Nella zona il welfare aziendale è molto diffuso, soprattutto tra le imprese con più di 50 dipendenti. Buone pratiche per un settore in espansione

L'Emilia Romagna è da sempre il territorio dell'eccellenza nel campo della coesione sociale e un punto di riferimento per l'innovazione dei modelli di sviluppo: quasi un'isola felice dove sovente, anche nel campo delle relazioni industriali, si sono sviluppare le pratiche più virtuose. Non è un caso, quindi, che anche nel welfare aziendale, un campo promettente e relativamente nuovo, le imprese delle regione siano tra le più attive in Italia. In una giornata di studio a Cesena Fiera, oltre 150 aziende romagnole, insieme a consulenti, rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria e sindacati hanno fatto il punto sull’argomento in un convegno dal titolo Romagna Welfare, organizzato dall’azienda cesenate Media Consulting e patrocinato dal Comune di Cesena e dalla Regione Emilia Romagna.

Durante l'incontro sono stati svelati i risultati di uno studio realizzato su un campione rappresentativo di aziende romagnole, tra le più importanti per numero di occupati: cioè 75 imprese, il 75% delle quali con più di 50 dipendenti, rappresentanti dei settori meccanico (30,8%), agricolo-agroindustriale (17,9%), produzione (12,5%), servizi (15%) ma anche commercio, edilizia e consulenza. 

L'INTERESSE È ALTO

In Romagna, è emerso che il 53,8% delle aziende dichiara di avere già realizzato azioni di welfare aziendale e tutte le imprese annunciano la decisa intenzione di migliorare l'offerta per i prossimi anni, mentre oltre il 60% ha in programma di farlo già dal prossimo anno. Il 90% del campione di attività che hanno già sperimentato il welfare aziendale hanno dichiarato peraltro di apprezzarlo molto. Questi numeri, tuttavia, sono in parte viziati dalle risposte date dalle aziende con più di 50 dipendenti; nelle piccole e medie imprese, invece, il welfare aziendale è meno conosciuto e meno praticato, tanto che solo il 14% ha detto di aver già intrapreso programmi di questo tipo. Non mancano comunque esempi virtuosi anche se non inquadrati in un percorso vero e proprio. 

MIGLIORANO IL CLIMA E LA SODDISFAZIONE DEI DIPENDENTI

Alla base delle scelte delle aziende si colloca l'idea di voler migliorare la soddisfazione dei lavoratori e il clima aziendale: la pensa così il 95% del campione, mentre il 57% è convinto di poter incentivare la produttività e 61% di fidelizzare di più i dipendenti. Solo una piccola parte utilizza strumenti di welfare aziendale per convertire i premi di risultato, usufruendo dei benefici fiscali. 

FORMAZIONE, SOSTEGNO E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO

Le attività offerte dalle aziende romagnole riguardano la formazione (circa il 50% delle aziende lo ha sottolineato); il sostegno economico ai dipendenti e ai loro familiari (circa 50%); le attività in campo ricreativo, culturale e tempo libero, che raggiungono il 42,9%; le attività di conciliazione vita-lavoro e il sostegno genitoriale (42,9%); e infine polizze assicurative, previdenza e sanità integrativa, sostegno all'istruzione di figli e familiari del lavoratore sono offerte dal 33% del campione. Solo un quarto delle aziende ha dichiarato di utilizzare servizi e fornitori esterni, come ad esempio le piattaforme web, ma l'orientamento va in quella direzione. 

È indubbio che ci sia ancora molta strada da fare ma l'esempio e i numeri di un territorio virtuoso sono importanti per far germogliare frutti preziosi. Al centro del sistema, resta fondamentale il ruolo del terzo settore, delle associazioni di categoria ma anche dei consulenti del lavoro, capaci di diffondere le conoscenze riguardo le possibilità offerte anche dalle nuove normative.