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Pensioni: lo stop all’adeguamento vale 140 miliardi di euro

Tito Boeri, presidente dell’Inps, ribadisce il costo della possibile manovra

Non è solo una questioni di equità, ma di soldi. Tanti soldi. E siccome repetita iuvat, dopo il monito dello scorso luglio, Tito Boeri ha voluto ribadire l’impatto economico del ventilato stop all’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita: 140 miliardi entro il 2040. “Con il rinvio si può rompere il meccanismo che permette a tutti noi di vivere senza preoccupazioni”, ha affermato il numero uno dell’Inps. “Il meccanismo – ha aggiunto – se rotto, può portare il Paese ad affrontare una spesa aggiuntiva da qui al 2040 di 140 miliardi di euro”.
Le disposizioni normative prevedono un adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita: in pratica, la soglia per l’uscita dal mondo del lavoro si innalza in concomitanza con l’allungamento dell’aspettativa di vita. Stando all’ultimo aggiornamento, nel 2021 l’età pensionabile verrà elevata a 67 anni. Sindacati e partiti politici stanno già chiedendo una revisione della norma, ma il Governo si limita a qualche isolata apertura. Anche alla luce dei possibili costi legati alla manovra.