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Da Intesa Sanpaolo 15 miliardi per le Pmi

La banca stanzia fondi pari a quasi un punto di Pil per sostenere le piccole e medie imprese nella ripresa dopo la fine dell’epidemia da Coronavirus

Intesa Sanpaolo vuole affiancare le imprese di medie e piccole dimensioni fornendo un supporto in liquidità per superare la fase economica della crisi determinata dal Coronavirus. Le misure, in particolare, sono finalizzate a consentire alle aziende di far fronte ai pagamenti, nonostante la progressiva riduzione o anche assenza di fatturato, e di tutelare così l'occupazione.
Per sostenere le Pmi italiane e porre le basi per il rilancio, Intesa Sanpaolo mette a disposizione misure straordinarie per 15 miliardi di euro finalizzate a garantire continuità e produttività.
Si tratta nello specifico di due misure, alternative o cumulabili, che prevedono un plafond di 5 miliardi di euro e la messa a disposizione di 10 miliardi di euro di liquidità, in questo caso per i clienti Intesa Sanpaolo
Il dettaglio delle misure
Nel primo caso si tratta di nuove linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti, della durata di 18 mesi, di cui 6 di pre-ammortamento, con condizioni favorevoli a partire dalle spese di istruttoria. Tali linee possono essere concesse a clienti e non clienti che al momento non beneficiano di linee di credito disponibili.
I 10 miliardi di euro di liquidità sono messi invece a disposizione dei clienti Intesa Sanpaolo, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora disponibili per finalità ampie, quali la gestione dei pagamenti urgenti.
Questa nuova iniziativa di Intesa Sanpaolo si aggiunge alla moratoria annunciata il 24 febbraio, con la sospensione per 3 mesi delle rate dei finanziamenti in essere (per la sola quota capitale o per l’intera rata) prorogabile per altri 3 o 6 mesi in funzione della durata dell’emergenza.
In via transitoria, per la clientela conosciuta e con consenso privacy, le nuove operazioni di finanziamento possono essere richieste anche a distanza, tramite un processo di scambio di informazioni e documenti direttamente tra il cliente ed il gestore.
L’operazione, si spiega nella nota, vuole essere di particolare sostegno al Made in Italy, all’eccellenza delle filiere produttive e a supporto dell’export, nella convinzione che si tratti di una fase di transizione a cui gli imprenditori italiani sapranno reagire.