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Donne imprenditrici per fare rete a Bruxelles

Si è svolta nel cuore dell’Unione Europea l’edizione 2019 di Women 2027, due giorni di confronto tra 150 donne d’impresa tra strumenti finanziari e identità di genere

Le imprenditrici fanno rete e si confrontano sui temi dell’Europa e dell’impresa. Il 21 e 22 novembre si è svolto a Bruxelles Women 2027, l’evento organizzato nell'ambito del progetto Donne Si Fa Storia da Unioncamere Lombardia - con le Unioncamere di Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna e in collaborazione con la regione Lombardia - all'interno dell'accordo Pilover, a cui hanno partecipato più di 150 imprenditrici provenienti dalle quattro regioni italiane promotrici.
Obiettivo dell’evento è stato creare un confronto tra le donne che fanno impresa e nello stesso tempo consolidare il legame con l’Europa attraverso una maggiore conoscenza delle potenzialità e dei meccanismi che il governo di Bruxelles mette a disposizione delle aziende, ma è stata anche l’occasione per richiedere all’Unione Europea una maggiore attenzione verso temi come la fiscalità delle aziende e i processi di coesione, evidenziati dagli interventi delle eurodeputate Alessandra Moretti, Anna Bonfrisco ed Eleonora Evi, seguiti al saluto dell’onorevole Giuseppina Versace.

Cogliere l’opportunità dei finanziamenti UE
Una particolare rilevanza è stata data al tema dei finanziamenti europei, discussione che ha preso il via dalla presentazione da parte di Alice Fratarcangeli, project manager, dei risultati dell’analisi condotta dall’Osservatorio Italia in Europa rispetto alla performance italiana alla fine di questo settennato 2014-2020. I dati illustrati mostrano la situazione del nostro paese rispetto ai fondi conseguiti nei programmi a gestione diretta: nel 2018 l’Italia ha ottenuto quasi 1,5 milioni di fondi diretti per un totale di 5.179 beneficiari, con una crescita dell’1,1% rispetto ai finanziamenti del 2017. Quattro testimonianze hanno poi illustrato altrettanti punti di vista sulle opportunità europee del funding: sono stati illustrati i programmi Horizon Europe e Digital Europe per i rapporti tra impresa, ricerca e finanza, e di seguito i risultati e strumenti dell’Enea in progetti come Donne di classe A e il Knowledge Exchange Programme; per terzo è stato approfondito il compito strategico della progettazione finalizzata a colmare il gap formativo e informativo che penalizza le imprese italiane, nonché la necessità di forme di tutoring a supporto di progettualità di successo. Infine Emanuela Zilio, co-curatrice del progetto Donne Si Fa Storia, ha offerto uno sguardo storico sul ruolo femminile alla guida delle imprese, parlando poi della necessità di networking per cogliere un’opportunità tipica dell’epoca contemporanea come quella di far dialogare cultura e scienza anche attraverso l’uso delle tecnologie.

Un confronto su strumenti per l’impresa e nuovi orizzonti
All’interno di Women 2027, alcune imprenditrici hanno poi portato la propria testimonianza di attività e utilizzo degli strumenti finanziari, raccontando la loro esperienza in settori come il manifatturiero, il vitivinicolo, l’ambientale, il meccanico, della moda e dei servizi. Un confronto attivo tra le 150 imprenditrici partecipanti si è svolto nei sei workshop dedicati a temi di rilievo come la programmazione strategica e l’innovazione in vista dei nuovi fondi strutturali e d’investimento, crowdfunding e fintech per il finanziamento della Pmi, il gender gap, la cultura come veicolo dello sviluppo, le nuove imprese quali start-up e scale-up; il marketing e la comunicazione integrata nell’epoca “social”.
L’esperienza di Women 2027 edizione 2019 non si è però conclusa, perché i risultati e i contributi raccolti durante le due giornate vissute a Bruxelles saranno raccolti in un policy paper che Donne Si Fa Storia e le quattro Unioni camerali consegneranno alle Europarlamentari, alle Regioni e alle imprenditrici. L’appuntamento è per la nuova edizione di Women 2027 a novembre del prossimo anno per fare nuovamente il punto sui temi svolti e gli obiettivi prefissati.