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Censis, gli italiani sognano crescita e sicurezza

Le speranze rischiano tuttavia di rimanere frustrate da uno scenario in costante deterioramento che genera nervosismo, frustrazione e scetticismo verso le élite

Sognare non costa nulla. Anche nello scenario da incubo in cui si sentono oggi costretti gli italiani. E che, si dicono convinti, andrà peggiorando nel prossimo futuro. La ricerca Cosa sognano gli italiani, realizzata da Censis, in collaborazione con Conad, nell’ambito del progetto Il nuovo immaginario collettivo degli italiani, fotografa un panorama di pessimismo e scarse speranze, dominato principalmente da nervosismo, frustrazione e scetticismo. In cui, appunto, si sogna ancora solo perché fortunatamente non costa nulla.
Lo scenario economico appare in deciso deterioramento: per il 55,4% della popolazione, nell’ultimo anno la situazione è peggiorata, con prospettive di un ulteriore scadimento per il 48,4% dei cittadini. Stesso andamento anche per l’ordine pubblico, visto in peggioramento per il 42,3% dei cittadini e, a detta del 40,2% della popolazione, destinato a un prossimo deterioramento.
Poste queste basi, non stupisce che il nervosismo sia un tratto caratteristico degli italiani nel 2019. Episodi di intolleranza e razzismo, in crescita per il 70% della popolazione, sono forse le manifestazioni più evidenti di questo nuovo clima di tensione, motivato soprattutto da difficoltà economiche e insoddisfazione (50,9%), paura (35,6%) o semplicemente dall’idea che gli immigrati siano troppi (23,4%). La ricerca del capro espiatorio diventa la strada più semplice. E lo diventa soprattutto in ragione di una sfiducia diffusa verso le élite, che fanno poco sperare in una soluzione dall’alto.
Gli scienziati (40,7%), il presidente della Repubblica (30,7%), il Papa (29,4%) e i vertici delle forze dell’ordine (25,5%) sono le uniche istituzioni a godere ancora di un po’ di fiducia: per tutti gli altri il merito di credito è a livelli minimi. Vertici dei partiti (4%), parlamentari (3,2%), direttori di giornali e telegiornali (3,6%), editorialisti e opinion maker (3,8%) e banchieri (1,5%): la stragrande maggioranza delle élite risulta completamente sfiduciata.
I sogni, tuttavia, non mancano. E, come chiaro che sia, tendono verso ciò che gli italiani percepiscono sempre più come instabile e imprevedibile. Il sogno di una cosa per gli italiani del 2019 si compone così di crescita economica e sicurezza, magari valorizzando tutti quei principi che si ritengono irrinunciabili: dare più spazio al merito e a chi è bravo, favorendo i più capaci e i meritevoli (52,1%), garantire maggiore uguaglianza e una distribuzione più equa delle risorse (47,8%), offrire più welfare e protezione sociale per dare maggiore sicurezza alle persone (34,3%), esprimere minore aggressività e rancore verso gli altri (33,1%). Gli italiani sognano dunque di poter seguire il proprio destino e le proprie ispirazioni, godendo della sicurezza pubblica di cui hanno bisogno e ricevendo il giusto riconoscimento economico per il lavoro che svolgono.