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Se anche il meteo diventa fai-da-te

Sedicenti metereologi diffondono previsioni senza avere una preparazione professionale in materia. L’allarme lanciato dal Festivalmetereologia di Rovereto

La crescente diffusione fake news e bufale non risparmia nemmeno la meteorologia. Sta trovando spazio, ovviamente sul web, una sorta di meteorologia fai-da-te, nella quale chiunque può cimentarsi. Basta avere un computer collegato a Internet, scaricare i dati grezzi dai siti web dei servizi meteorologici italiani e stranieri e rielaborarli con app che forniscono modelli meteorologici completi simili a quelli professionali. L’allarme su questo fenomeno è stato lanciato nel corso del Festivalmetereologia, in programma dal 17 al 19 novembre a Rovereto. Secondo gli esperti, questa deriva dilettantistica mette a rischio la qualità delle previsioni, che spesso (anche con l’aiuto dei social) vengono spacciate per attendibili da aziende che puntano solo al business. 

Al Festivalmetereologia, giunto alla terza edizione e organizzato dall’Università di Trento con il Comune di Rovereto, Trentino Sviluppo e Fondazione Museo Civico di Rovereto, riunisce i maggiori esperti del settore per spiegare attraverso conferenze, incontri, attività didattiche e ludiche, quanta scienza e quanta tecnologia si nascondono dietro alle previsioni meteo che consultiamo ogni giorno alla tv, sui giornali o sullo smartphone. Per difenderci da questo bombardamento e aiutarci a riconoscere solo le voci autorevoli, “stanno nascendo percorsi di studio specifici per meteorologi, così come iniziative di certificazione volte a riconoscere le qualifiche professionali, dal momento che in Italia non esiste un ordine professionale o un esame abilitante”, ha spiegato Dino Zardi, ideatore del festival e responsabile scientifico dell’Università di Trento.