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L’Italia premiata al Ces 2019

Una sessantina di aziende italiane, di cui 44 riunite in un unico padiglione, sei presentate da una stessa realtà e cinque riconoscimenti assegnati a progetti italiani. Sono questi i numeri dell’avventura italiana a Las Vegas, nell’ambito della manifestazione più importante dell’anno per l’innovazione e l’elettronica di consumo

Dal robot postino ai sistemi di intelligenza artificiale per aumentare la sicurezza dei ciclisti, dallo skateboard elettrico pieghevole al bracciale anti multe per i motociclisti. Ma non solo. Sistemi di pagamento innovativi, telemedicina per la diagnostica e il monitoraggio dello stato di salute fatto direttamente dai pazienti, droni: sono alcuni dei progetti innovativi italiani presentati al Ces 2019 dalle quasi sessanta aziende italiane. Perché l’Italia può andare oltre il cibo, la moda e il lusso e puntare a pieno titolo sull'innovazione tecnologica di alto livello.
Il Consumer Electronic Show di Las Vegas, la più grande fiera mondiale della tecnologia giunta alla 52esima edizione, è uno spazio in cui le aziende provenienti da ogni angolo della Terra possono mostrare al mondo intero le proprie proposte e novità. Partecipano 180 mila addetti ai lavori provenienti da 155 nazioni, più 4.500 espositori e 6.500 testate giornalistiche accreditate. Fondamentale non solo come vetrina, ma anche per entrare in contatto con investitori (è il caso delle start up) e clienti e dare una vera accelerata al business. 

Le novità italiane piaciute alla giuria del Ces
Lo spirito imprenditoriale italiano è decisamente vivo e produce realtà innovative che possono competere sul mercato internazionale. Lo dimostrano i premi assegnati dalla giuria del Ces a cinque progetti italiani che si sono distinti nelle proprie categorie di appartenenza.

MatiPay è il sistema di pagamento per i distributori automatici sviluppato da Sitael, insignita dell'Honoree del Ces. Questo sistema garantisce un’esperienza utente semplice e completa grazie alla combinazione di una connessione immediata tra i distributori automatici (anche quelli già in commercio) e l’app mobile con il wallet virtuale ricaricabile tramite gettoniera, carta di credito o PayPal.
Nella categoria Smart Home troviamo due progetti italiani: Mookkie, la ciotola intelligente per gatti messa a punto da Volta e una piattaforma di domotica innovativa di Bticino capace di far dialogare i dispositivi della casa con l’assistente digitale di Amazon, Alexa. La prima, la ciotola, è dotata di un sistema capace di "ricordare" le abitudini dei felini di casa, di somministrare la dose di cibo giusta quando il padrone è lontano da casa, e di monitorarli via app grazie all’intelligenza artificiale. La seconda, la piattaforma domotica, funziona da "interprete tecnologico”: equipaggiato con la tecnologia di Amazon Alexa è parte integrante dell’infrastruttura elettrica della casa e grazie a una estrema sensibilità è in grado di recepire i suoni anche a grande distanza e attivare tutte le funzioni connesse, incluse luci, tapparelle ed energia. Entrambe si sono aggiudicate l’Innovation Award.
Nella categoria dei dispositivi medici si è distinto Sbi Motus Smart, un tutore per diabetici che connette medico e pazienti e che aiuta a scongiurare il rischio amputazione degli arti. Messo a punto dalla Optima Molliter di Civitanova Marche, questo tutore serve a fasciare la gamba ferita guidandone il recupero attraverso la rivelazione di postura, struttura, situazioni a rischio inviando al medico via app eventuali anomalie. Una vera innovazione che salverà gli arti e la qualità della vita dei malati di diabete. Infine, nella categoria Smart Transportation troviamo la Woolf di Verona, che ha ottenuto l’ambito riconoscimento grazie a un “bracciale” per motociclisti che segnala quando non si stanno rispettando i limiti di velocità o si sta entrando in una zona a traffico limitato. Avrà sicuramente impatti positivi sulla sicurezza stradale e sulle tasche dei motociclisti che potranno così evitare multe per eccesso di velocità.

Italia al 25° posto tra gli Innovation Champions
Nella speciale classifica degli Innovation Champions messa a punto dal Ces, tra i 61 paesi presi in considerazione, l’Italia si ferma al 25° posto, segno che è una realtà, ma deve ancora crescere. Il podio è formato da Estonia, Svizzera e Finlandia, seguiti da Usa, Singapore e Uk. In Italia sono al momento presenti circa 9mila startup, un numero che sembra importante ma che in realtà è di molto inferiore a quello presente in molte altre nazioni che stanziano fondi a livello governativo e forniscono supporto dal punto di vista promozionale. Per questo diventano fondamentali iniziative come quella che per il secondo anno consecutivo ha selezionato e raggruppato in un unico padiglione nazionale a Las Vegas 44 start up italiane tra le più rappresentative e innovative.

Un’unica insegna per le start up italiane
L’iniziativa di presentarsi come compagine unica nasce da una cooperazione tra Tilt, un generatore e acceleratore di startup nato da Teorema Engineering e Area Science Park di Trieste e Ice, l'Istituto del Commercio Estero, che con un bando di concorso ha selezionato quelle meritevoli di essere portate a Las Vegas. Questo ha permesso di spaziare in diversi ambiti (dal food all'health, al wellness passando per trasporto intelligente, smart city, smart home, servizi digitali e robotica) e di mettere in contatto le start up con possibili investitori e clienti.
Qualche esempio? Goliath, la prima macchina utensile Cnc realizzata da Springa: una fresatrice intelligente a controllo numerico che permette operazioni di taglio e fresatura su ampi spazi. Wallabies la start up che ha studiato un sistema di analisi avanzata dei dati per rendere le valutazioni dei calciatori più oggettive durante il calciomercato. Autentico Nfc, la soluzione completa per prevenire la contraffazione di prodotti enogastronomici e fashion; SplittyPay, una piattaforma di shared payment che permette di suddividere una transazione on line su diverse carte di credito o debito per chi vuole pagare un conto “alla romana” o non vuole anticipare una quota per qualcuno di assente; Ownclick Ownclick, un servizio di datacertazione delle foto dei propri iscritti che in modo semplice, veloce ed economico, attraverso l’inserimento delle immagini, rilascia un elemento probatorio con valore legale (perfetto per i servizi assicurativi). A queste si aggiunge D-Heart, la start up che ha sviluppato una tecnologia che permette a chiunque con uno smartphone di fare un elettrocardiogramma: una soluzione dall’indubbio impatto sociale che potrà avere impieghi interessanti anche in ambito assicurativo.

Gruppo e-Novia, la “fabbrica di idee”
Sempre nell’ambito delle start up si segnalano le sei novità portate a Las Vegas dal Gruppo e-Novia, che studia e sviluppa progetti di business a contenuto tecnologico e trasforma i più convincenti in start up.
La prima è Yape, il sistema di consegne a guida autonoma nato e sviluppato da Yape S.r.l. la cui prima versione verrà presto affiancata da un’evoluzione in grado di migliorare soprattutto gli standard tecnici, tra cui le sospensioni adatte ad ogni tipo di fondo stradale, la capacità di carico e l’isolamento termico per la food delivery. In questa nuova versione, con i primi mesi del 2019, il veicolo esordirà con alcune nuove iniziative in tre continenti, America, Asia ed Europa per condurre i primi test con un operatore della grande distribuzione, un operatore postale e un operatore attivo nella last mile delivery di food e pacchi.
Seguono altre cinque novità interessanti: blubrake, pluripremiata scale-up che ha sviluppato un sistema di controllo elettronico che aumenta la sicurezza del ciclista durante la frenata e che piace molto agli amanti delle due ruote; e-Shock, azienda leader nell’applicazione dell’intelligenza artificiale alla dinamica dei veicoli che ha presentato bluchassis, un digital chassis che integra nel telaio dei veicoli leggeri tutte le features legate alla guida autonoma accelerandone l’adozione; WeArt, un anello che può consentire a chi lo indossa la condivisione piena delle sensazioni tattili anche a molti chilometri di distanza; Stem, un sistema di droni collegati, tra di loro e a una stazione a terra, da cavi che ne consentono il controllo e l’alimentazione continua che verrà certamente impiegato nel cinema, dove le batterie a breve durata possono essere un limite; BluAgro, un sistema di monitoraggio dello stress delle piante che supporta l’agricoltore nella massimizzazione della produzione e nell’uso efficiente delle risorse.