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Italia solo “leader” di innovazione

La Penisola si piazza a metà della classifica redatta dalla Consumer Technology Association, fuori dalla cerchia degli “innovation champion”

Bene, ma non benissimo. L’Italia si conferma un importante centro di innovazione, ma meno di quello che ci si potrebbe aspettare. E resta soprattutto lontana dai primi della classe a livello globale. Il nostro Paese si piazza così al 25° posto della classifica redatta sulla base del sondaggio condotto dall’associazione di categoria Consumer Tecnology Association. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda dei punti vista: l’Italia si mantiene sostanzialmente a metà classifica su 61 paesi osservati, appuntandosi sul petto la medaglia di innovation leader. Sul livello di Francia, Spagna e Portogallo, ma lontanissima dai 16 innovation champion guidati dall’Estonia.
A pesare, nel giudizio dell’Italia, sono soprattutto “la mancanza di diversità etnica”, un fisco sempre più pesante e, soprattutto, l’assenza dei cosiddetti unicorni, ossia start up che hanno superato il miliardo di dollari di valore. Male anche il bassissimo livello di ridesharing, “limitato a poche città a causa di rigide norme municipali”, mentre notizie più positive arrivano da ambiente e veicoli a guida autonoma.
La classifica è stata presentata nelle giornate del Ces 2019, tradizionale vetrina per l’innovazione a Las Vegas. Fabrizio Rovatti, co-organizzatore della missione italiana all’evento, ha voluto comunque sottolineare “il livello competitivo di generazione di nuova tecnologia” che arriva dall’Italia. “Stiamo cercando – ha aggiunto – di velocizzare l'ingresso sul mercato e la diffusione di queste nuove tecnologie cercando anche di farle conoscere all'estero”. E "la presenza per il secondo anno di una missione Italia qui al Ces 2019 – ha chiosato – è emblematica”.