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Prestiti alle famiglie, la crescita continua

Nei primi nove mesi del 2018 i flussi di credito al consumo crescono, anche se a un ritmo più contenuto rispetto agli anni precedenti. Secondo l’Osservatorio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia, il trend proseguirà fino al 2020

Buone condizioni economiche e maggiore solidità finanziaria porteranno le famiglie italiane a spingere sui consumi. Per questo, il credito alle famiglie continuerà a crescere nei prossimi anni, anche se con tassi più bassi rispetto al passato. Il quadro emerge dalla 45esima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio, realizzato da Assofin, Crif e Prometeia. La ricerca evidenzia che nei primi nove mesi del 2018 le erogazioni di credito al consumo sono cresciute del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Il rallentamento della crescita è dovuto alla frenata delle erogazioni di prestiti personali, che hanno segnato il +4,5%, rispetto a quelle a doppia cifra dei due anni precedenti, dovuto alla modesta evoluzione dei nuovi prestiti. L’attività complessiva è stata trainata dai finanziamenti destinati ad acquisti di elettrodomestici ed elettronica di consumo (+20,2%), che ha beneficiato della presenza sul mercato di prodotti innovativi e promozioni. Il credito per l’acquisto di autoveicoli e motocicli ha registrato il +9%, mentre i finanziamenti destinati all’acquisto di altri beni e servizi, come arredo, elettronica ed elettrodomestici, impianti per la casa, spese mediche, palestre e tempo libero, hanno segnato un aumento dell’11,8%, dopo il calo del 2017. Bene anche i mutui immobiliari: nei primi 9 mesi del 2018 i valori sono in linea con l’anno precedente (+5% i flussi finanziati, +4,4% il numero dei nuovi contratti stipulati). A completare il quadro, sostanzialmente positivo, c’è la stabilizzazione della rischiosità dei prestiti alle famiglie rispetto alle rilevazioni precedenti: per il credito al consumo a settembre 2018 il tasso di default si è confermato all’1,9%, mentre per i mutui immobiliari si è ulteriormente ridimensionato, raggiungendo l’1,4%.


Verso il 2020, più lenti ma con meno rischi

Consumi e mercato immobiliare traineranno i flussi di credito alle famiglie, nei prossimi due anni. Le previsioni del report mostrano che nel biennio 2019-2020 la crescita del credito alle famiglie sarà a ritmi gradualmente più contenuti, a causa del contesto di maggiore incertezza del quadro macroeconomico. I flussi di crediti al consumo, dopo un triennio di crescita a doppia cifra, dovrebbero chiudere il 2018 con un aumento più contenuto rispetto al 2017, per poi rallentare ulteriormente nel biennio successivo. Secondo l’Osservatorio, la dinamica si riallineerà gradualmente a quella dei consumi durevoli, per i quali si fa maggiormente ricorso al credito. Quanto alle erogazioni di mutui immobiliari, il 2018 si chiuderà con una lieve crescita, ma il 2019 vedrà ritmi in aumento, in quanto l’aumento del reddito disponibile delle famiglie favorirà un maggiore ricorso ai prestiti per finanziare l’acquisto di abitazioni, mentre dal 2020 l’aumento atteso dei tassi di mercato e di quelli sui nuovi mutui potrebbe contribuire al rallentamento della domanda. La rischiosità del credito proseguirà il suo trend di progressiva riduzione, beneficiando anche dell’accelerazione del processo di dismissione dei crediti. La qualità del credito si rafforzerà anche per effetto del progressivo consolidamento delle condizioni economiche delle famiglie e per gli effetti di politiche di offerta caute attuate negli ultimi anni, che hanno generato erogazioni caratterizzate da parametri di rischio migliori.