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Viaggi e tecnologia, gli over 65 diventano dinamici

La prima generazione di senior digitali abbatte lo stereotipo dell’anziano inattivo e ostile all’innovazione. Lo rivela uno studio realizzato da AstraRicerche per Bnp Paribas Cardif

Una nuova età fatta di curiosità, spensieratezza e benessere. La repentina innovazione che caratterizza la società contemporanea sta cambiando anche gli anziani. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, crescono anche i loro desideri: viaggi, tecnologia, divertimento e cultura. Per questo, i senior digitali sono la prima generazione che progetta il proprio futuro, piuttosto che ricordare il proprio passato, uscendo dall’esclusivo ruolo di nonni. Il risultato emerge dallo studio Over 65: una vita a colori, che AstraRicerche ha realizzato per Bnp Paribas Cardif su un campione di oltre 700 persone tra i 65 e gli 85 anni. L’obiettivo è stato analizzare come nel terzo millennio siano cambiati il loro stile di vita e le loro abitudini. Gli over 65 in Italia sono oggi una popolazione di oltre 13 milioni di cittadini, destinati a crescere nei prossimi anni, fino ad arrivare al 34% della popolazione italiana nel 2050. 

Interesse per l’innovazione
I cittadini italiani di età superiore a 65 anni mostrano caratteristiche che sono tipiche dei giovani. Il 60,8% degli intervistati dichiara di essere “capace di invecchiare serenamente”. Il 44,1% è ottimista, il 47,8% è curioso. Scienza e tecnologia riscuotono interesse nel 40,3% del campione, con le donne che appaiono più pigre degli uomini: solo il 33% delle donne ne è attratto, contro il 50% degli uomini. Nel complesso, il 57,1% degli over 65 pensa che “siamo favoriti dalla tecnologie”. A favorire l’interesse per l’innovazione, c’è la semplicità di uso dei nuovi device. Così il 66,2% dichiara di utilizzarli in modo autonomo e il 57,1% ha particolarmente apprezzato l’avvento dei social network perché li rende meno isolati. Quest’ultimo aspetto è rilevante, visto che il 36,7% afferma di vivere sempre più in solitudine. 

Tempo libero: viaggi e sport
Il 54,2% viaggia e, soprattutto, il 67,9% dichiara di voler viaggiare di più nel prossimi cinque o dieci anni. Aumenta sensibilmente anche il desiderio di sport (dal 45,7% che lo pratica oggi, al 50,6% entro dieci anni), e di attività culturali (dal 43,4% al 49,8%). Cala invece l’interesse verso attività lavorative: praticate oggi dal 14,1%, sono un desiderio futuro solo per il 10,9%. Complessivamente, nei prossimi anni, aumenterà la quota di senior attivi: dal 40% al 52,5%. 


In forma, ma si teme per il futuro
È significativo il modo in cui i senior vedono i propri coetanei: quasi l’87% degli intervistati pensa che oggi siano più in forma di quelli di 30 anni fa. Inoltre, l’89% pensa che siano mentalmente attivi e lucidi, mentre per il 77% del campione sono “soggetti attivi, dinamici e in forza”. Si sentono completamente autonomi nel 68% dei casi, con uno stato di salute ottimo/buono (per il 53,5%). Il futuro però fa paura. Tra 5-10 anni, solo il 32,8% pensa che il proprio stato sarà ancora ottimo o buono, mentre l’autosufficienza cala drasticamente dal 68% al 19,4%, segno che nei prossimi anni sarà necessario un supporto esterno. Purtroppo, il giudizio sulla rete assistenziale e il servizio sanitario è impietoso: solo per il 41,3% è accessibile ed efficiente.


Dinamici ma sempre nonni
Il maggiore dinamismo non si traduce nell’abbandono del ruolo tradizionale di nonni e genitori. Oltre 4 senior su 5 rivendicano il ruolo di supporto alle famiglie, sia nella custodia ed educazione dei nipoti, sia a livello economico. I senior sono anche consapevoli di avere un ruolo per l’intera società. Per questo, non sentono di essere un peso per le famiglie, ma si rendono conto di gravare sui conti pubblici, su cui oltre quattro su dieci sono convinti di gravare in modo rilevante. 

I rischi: cadute e furti 
Il rinnovato attivismo dei senior impatta sulle paure legate al rischio che qualche incidente, o imprevisto, possa cambiare i programmi futuri desiderati. Il rischio di cadere in casa causandosi fratture o altri danni rilevanti è probabile per la metà degli intervistati, non distante dal 47% che è preoccupato dall’insorgere di piccoli acciacchi, che impedirebbero prendere parte ad impegni. Inoltre, teme furti e aggressioni nella propria abitazione il 42,9%. Infine, più di un senior su tre considera probabile che un imprevisto faccia annullare o interrompere un viaggio (35,8%).