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Conti correnti, oltre il muro dei mille miliardi

Secondo Unimpresa, nelle banche c’è un tesoretto complessivo di 1.315 miliardi di euro

Italiani, popolo di risparmiatori. E se ci si mette anche la crisi, che spaventa sempre, non sorprende che i soldi finiscano sempre più nel salvadanaio e, specularmente, sempre meno in spese e investimenti. Con il risultato che i conti correnti sfondano il muro dei mille miliardi di euro, attestandosi a quota 1.023,3 miliardi e segnando un rialzo del 7,76% su base annua. Soldi fermi in attesa di migliore collocazione, senza più nemmeno la soddisfazione di un tasso di interesse che possa far davvero fruttare i propri risparmi.
La tendenza riguarda tutti, non solo le famiglie: secondo i dati pubblicati dal centro studi di Unimpresa, nelle banche dorme un tesoretto di 1.315 miliardi di euro. Frutto sicuramente del balzo registrato nei conti correnti, ma anche del comportamento di imprese che non investono e preferiscono accumulare fondi. Le riserve delle aziende segnano in un anno un rialzo di circa 29 miliardi (+12%) e si attestano a quota 263,7 miliardi di euro. Stessa direzione anche per i conti delle imprese familiari, passati dai 51,8 miliardi di novembre 2016 ai 55,8 miliardi di un anno dopo (+7,60%).
“Da diversi anni registriamo questo preoccupante andamento dei depositi bancari”, ha commentato Maria Concetta Cammarata, vice presidente di Unimpresa. “A frenare consumi, investimenti e credito – ha aggiunto – sono rispettivamente la paura di nuove tasse e l’assenza di certezze sul futuro”. Quasi a voler dire che le disponibilità ci sono, ma serve coraggio per utilizzarle.