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Prestige, un risarcimento da 1,6 miliardi

È quanto ha disposto la giustizia spagnola per il disastro della petroliera affondata nel 2002 al largo della Galizia

Un tribunale spagnolo ha imposto il pagamento, come risarcimento, di 1,6 miliardi di euro alla società di assicurazioni britanniche e altre parti coinvolte nel disastro ambientale provocato dal naufragio della petroliera Prestige al largo delle coste spagnole nel 2002. La maggior parte del risarcimento andrà alla Spagna, il resto alla regione della Galizia e alla Francia a cui andranno rispettivamente 1,8 milioni di euro e 60 milioni di euro. La Prestige era affondata dopo essersi spezzata riversando 77mila tonnellate di petrolio nell’Atlantico.

La nave - battente bandiera delle Bahamas - era stata gravemente danneggiata durante una tempesta il 13 novembre del 2002: l’affondamento avvenne il 19 novembre, a 250 chilometri dalle coste della Galizia. Le 77mila tonnellate di combustibile trasportate dalla petroliera si riversarono in mare, inquinando oltre 1.700 chilometri di litorale in Francia, Spagna e Portogallo.

La nave apparteneva alla compagnia liberiana Mare Shipping Inc. ed era gestita dalla Universe Maritime, con sede ad Atene. Il carico apparteneva ad una società di capitali russa, Crown. Era già stata soggetta a sanzioni nel 1999 a New York e Rotterdam, per infrazioni alle norme di sicurezza; pare che fosse rimasta ancorata a San Pietroburgo, in Russia, per alcune settimane, utilizzata come magazzino per idrocarburi.
Da allora non era stata sottoposta ad alcuna manutenzione, nonostante la normativa europea obblighi ad una revisione annuale per tutte le imbarcazioni che trasportano carichi pericolosi. La Prestige dovette sottoporsi a riparazioni nel 2001 dopo che alcuni ispettori avevano trovato falle in alcune parti dello scafo. La saldatura di tali falle ebbe luogo a Guangzhou, in Cina.