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Più semplice valutare la sostenibilità delle imprese

Cerved e Greenomy hanno avviato una collaborazione al fine di rendere disponibili anche alle imprese e agli enti finanziari italiani nuovi strumenti di verifica dell’allineamento rispetto alla regolamentazione dell’Unione Europea sulle tematiche Esg

Il tema della sostenibilità, secondo i criteri Esg che specificano gli aspetti ambientali, sociali e di governance, è incluso da qualche anno e con sempre maggiore ampiezza nelle strategie delle imprese di ogni settore e dimensione. Impatto sull’ambiente, trasparenza nella gestione dell’impresa, interazione positiva con il territorio rientrano tra le linee guida della transizione verso un’economia più sostenibile, ma assumono sempre maggiore rilevanza negli aspetti riguardanti l’attrazione o la collocazione di investimenti.
La questione della sostenibilità è diventata centrale nell’ultimo decennio, avanzando all’inizio sulla spinta individuale di imprese più sensibili alle istanze di cambiamento fino a costituire un aspetto qualitativo valutato dagli enti finanziari nella selezione degli investimenti. Ciò ha reso ben presto evidente l’esigenza di definire uno schema di riferimento univoco, che aiutasse investitori ed emittenti a misurare il valore concreto delle diverse iniziative intraprese, scoraggiando le pratiche puramente di facciata.
In risposta a queste esigenze, l’Unione Europea ha dato vita in tempi recenti a una serie di strumenti regolatori per contribuire a “misurare” la sostenibilità di un’impresa, diventando riferimento per gli investitori.
Tra questi la Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), che amplia gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità a tutte le imprese di grandi dimensioni e alle Pmi dal 2025, la Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr), entrata in vigore nel 2021 con l'obiettivo di rendere il profilo di sostenibilità dei fondi più comprensibile e comparabile per gli investitori, e la Tassonomia UE, un sistema di classificazione che mette a disposizione un elenco di attività economiche ecosostenibili come riferimento per gli investitori privati interessati a supportare le imprese impegnate nella neutralità climatica.

Un servizio di misurazione
Rientra in questo contesto la partnership tra Cerved, impresa italiana di analisi e gestione del rischio di credito, e la società Greenomy, finalizzata all’erogazione per il nostro paese di un nuovo servizio di verifica dell’allineamento delle imprese alla nuova regolamentazione europea.
Già oggi Cerved è impegnata in sinergia con Cerved Rating Agency nell’offerta di servizi in ambito Esg, ma la nuova collaborazione consentirà ai clienti corporate della società e alle istituzioni finanziarie di avere a disposizione uno strumento per rispondere ai requisiti regolamentari in materia di tassonomia ed effettuare una valutazione del rischio più completa. I servizi di Greenomy consentono alle imprese di verificare le proprie attività economiche e misurarne l’allineamento con la tassonomia UE in base a fatturato, CapEx e OpEx. Per le istituzioni finanziarie l’utilità si concretizza nella possibilità di vagliare i portafogli per garantire la conformità con la tassonomia e calcolare il Green Asset Ration (Gar) e il Banking-Book-Taxonomy-Alignment Ratio (Btar). Un processo che può favorire un’allocazione più produttiva dei fondi e il finanziamento di progetti sostenibili.