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Asvis, in ritardo sull’Agenda 2030

Per il portavoce Enrico Giovannini, sentito in un’audizione alla Camera dei Deputati, la velocità e l’intensità della transizione restano insufficienti: con l’approvazione del Green Deal a livello europeo, è ora necessaria una legge annuale sullo sviluppo sostenibile

Gli obiettivi dell’Agenda 2030 restano lontani. Nonostante alcuni progressi e tutti gli sforzi messi in campo, “il cambio di direzione verso uno sviluppo sostenibile sta avvenendo a una velocità e con un’intensità insufficienti”. A dirlo è Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), nel corso di un’audizione che si è tenuta recentemente alla XIV commissione della Camera dei Deputati. “Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 – ha affermato – è ancora lontano e occorre agire in modo determinato perché i prossimi anni saranno decisivi per il nostro futuro”.
Per Giovannini, è diventato ormai fondamentale “decidere e agire rafforzando gli interventi in ogni campo perché i prossimi dieci anni siano decisivi per il presente e il futuro dell’umanità e del pianeta”. In quest’ottica, gli orientamenti assunti dalla Commissione Europea in materia di sostenibilità ambientale e inclusione sociale sembrano andare nella giusta direzione. “A tal fine – ha quindi precisato – rilevanti sono la struttura e gli obiettivi della nuova Commissione Europea, che ha responsabilizzato l’istituzione nel suo complesso, i vice presidenti e ciascun commissario per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ha introdotto un commissario per l’Uguaglianza, ha affidato al commissario per gli Affari economici il compito di valutare gli avanzamenti, ha definito che l’Agenda 2030 dovrà essere al centro di un rinnovato semestre europeo”. Bene anche gli orientamenti adottati recentemente dalla Bce, che si propone di agevolare le banche che investono nella lotta al cambiamento climatico, e dalla Bei, che ha annunciato l’interruzione dei finanziamenti a progetti legati all’energia fossile a partire dal 2022.
Buoni propositi a cui si aggiunge il Green Deal annunciato recentemente a livello europeo. “Il nostro Paese potrà attingere al fondo di mille miliardi di investimenti e dovrà essere pronto a sviluppare adeguate capacità progettuali”, ha osservato Giovannini. A tal proposito, l’Asvis ha proposto l’introduzione di una legge annuale sullo sviluppo sostenibile, ammettendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel sistema di codificazione degli atti parlamentari e la valutazione ex-ante delle nuove iniziative legislative.