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Sanità, le professioni chiedono la deducibilità dei contributi

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, auspica un intervento anche sull’equo compenso

Confprofessioni propone la deducibilità dei contributi versati da professionisti e lavoratori autonomi agli enti che erogano servizi di assistenza sanitaria, previsti da contratti collettivi e da altre forme mutualistiche.
La proposta è stata avanzata da Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni in occasione dell’audizione alla commissione Bilancio di Camera e Senato, intenta ad ascoltare le parti sociali in occasione dei lavori sulla manovra.
“Una misura efficace e di grande valore sociale ed economico”, ha ribadito Stella, utile a estendere i servizi di welfare a fasce più ampie di soggetti, sgravando la spesa sanitaria dello Stato.
Durante l’audizione, il presidente di Confprofessioni si è poi soffermato sull’equo compenso, chiedendo “più coraggio” alle forze politiche per affrontare entro il termine della legislatura “quantomeno il problema più grave e più significativo per i liberi professionisti e lavoratori autonomi, ovvero l’equo compenso delle prestazioni professionali e degli incarichi svolti a favore della pubblica amministrazione”. Un intervento in questo senso, ha precisato, infine, non confliggerebbe con l’ordinamento europeo.