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Competenze digitali nelle imprese, un gap da colmare

Una ricerca Capgemini-Linkedin spiega che il divario delle conoscenze tecnologiche nelle aziende continuerà ad ampliarsi, diventando un ambito sempre più cruciale da monitorare

Se le proprie competenze digitali non evolvono, i dipendenti di un’azienda sono disposti ad andare altrove. Non solo. Pur di restare competitivi i lavoratori sono disposti a investire risorse proprie. Sono alcune delle tendenze rilevate da un report realizzato da Capgemini in collaborazione con LinkedIn, il network professionale più grande al mondo. Lo studio, dal titolo “The digital talent gap-are companies doing enough?” analizza la domanda e l’offerta di lavoro relativa a esperti con specifiche competenze in ambito digital e la disponibilità di posizioni digital all’interno di diversi settori e Paesi. 

Dal report emergono le preoccupazioni dei lavoratori nella valutazione delle proprie competenze digitali, oltre alla mancanza di risorse per la formazione messe a loro disposizione sul posto di lavoro. Tra gli aspetti più salienti, il report evidenzia il fatto che quasi il 50% dei lavoratori (percentuale che raggiunge il 60% per quei dipendenti con competenze digitali ) sta investendo sia denaro che tempo libero per acquisire skills in questo ambito. Per realizzare lo studio sono stati intervistati 753 dipendenti e 501 dirigenti di società con ricavi superiori a 500 milioni di dollari con un organico superiore a 1.000 dipendenti. Il sondaggio è stato condotto nel 2017 tra Francia, Germania, India, Italia, Olanda, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.


Un divario che si amplia

Tra le società intervistate, una su due riconosce che il gap sulle competenze digitali si sta espandendo. Infatti, più della metà (54%) delle aziende è d’accordo sul fatto che questo divario stia ostacolando i loro programmi per la digital transformation e di aver perso il loro vantaggio competitivo proprio a causa della carenza di talenti digitali. Sebbene il divario in termini di competenze digitali si stia facendo più ampio, i budget per la formazione digitale sono rimasti invariati o hanno addirittura subito un calo in oltre la metà (52%) delle aziende. Il 50% degli intervistati afferma, inoltre, che il gap digitale è uno dei temi più discussi ma che, allo stesso tempo, non vengono intraprese delle azioni per colmarlo. 

Molti degli attuali dipendenti sono preoccupati dal fatto che le proprie competenze siano ormai superate o che lo stiano per diventare. Complessivamente, il 29% dei lavoratori ritiene che siano già superate o che lo diventeranno entro due anni, mentre per oltre un terzo di loro questo succederà tra 4-5 anni. Nello specifico, sono quasi la metà (47%) dei dipendenti appartenenti alle generazioni più giovani (18-36 anni) a ritenere che le proprie competenze digitali diventeranno obsolete entro i prossimi 4-5 anni. Inoltre, i dipendenti credono che i programmi di formazione messi in atto dalle aziende non siano molto efficaci. Infatti oltre la metà degli attuali talenti in ambito digitale afferma che questi programmi non sono utili o che spesso non gli viene concesso il tempo necessario per potervi partecipare. Quasi la metà degli intervistati (45%) descrive i programmi formativi della propria azienda come “inutili e noiosi”.


Se le competenze vengono inutilizzate

Le preoccupazioni in merito alle skill digitali che divengono superflue e la mancanza di fiducia nei confronti degli sforzi messi in atto dal datore di lavoro per incrementare queste competenze potrebbero creare delle frizioni. Più della metà dei dipendenti con competenze digitali (55%) afferma di essere disposto a trasferirsi in un’altra azienda nel caso in cui dovesse avvertire che le proprie capacità digitali siano in una fase di stallo presso l’attuale datore di lavoro. Allo stesso tempo, è probabile che quasi la metà dei dipendenti (47%) si indirizzi verso quelle aziende che offrono migliori possibilità di sviluppo di queste competenze. Tuttavia, anche i datori di lavoro affermano di essere preoccupati per le possibili frizioni con il personale dotato di maggiori competenze, tanto che più della metà di essi (51%) ritiene che i propri dipendenti abbandoneranno l’azienda dopo aver ricevuto una formazione e la metà di loro (50%) afferma di non registrare molta affluenza durante le sessioni di training sulle competenze digitali.