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La divisione imperfetta

Torna il festival internazionale della coesione sociale. A Reggio Emilia, tre giornate di dibattito sul tema delle disuguaglianze

Le 42 persone più ricche del mondo, da una parte. 3,7 miliardi di persone più povere, dall’altra. A unirle, la stessa quantità di ricchezza posseduta. Una divisione imperfetta che si sta consolidando, rendendo sempre più insostenibile lo squilibrio economico nel mondo, con possibili impatti sulla tenuta sociale dei sistemi democratici. Sarà il punto di partenza del dibattito dei Social cohesion days a Reggio Emilia. Tre giornate, dal 24 al 26 maggio, in cui si terranno 30 appuntamenti gratuiti: conferenze, workshop, tavole rotonde, spettacoli e mostre. In totale, ci saranno oltre 50 relatori appartenenti al mondo dell’università, istituzioni pubbliche, organizzazioni del terzo settore e della società civile, imprese. Il festival è all’interno del cartellone del Festival per lo Sviluppo Sostenibile 2018. L’iniziativa è promossa da organizzazioni pubbliche e non profit: Fondazione Easy care, Comune di Reggio Emilia e Fondazione per la collaborazione tra i popoli. 

Un incubatore di progetti sociali
Durante il festival saranno presentati circa 120 progetti, dedicati soprattutto alla protezione delle categorie vulnerabili (anziani, minori, disabili), all’erogazione di servizi di welfare, alla promozione del dialogo interculturale e all’accoglienza dei rifugiati. L’obiettivo è dare avvio a un percorso di incubazione di progetti di coesione sociale, sviluppando idee sostenibili e innovative. 

Romano Prodi si confronta con Amartya Sen 
Il tema “La coesione sociale è una necessità” aprirà il festival: Amartya Sen, premio Nobel per l’economia nel 1998, e Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, si confronteranno sul modo di ridurre i divari economici, sociali e territoriali esistenti a livello internazionale. L’appuntamento è per giovedì 24 maggio, al Teatro Cavallerizza. Chiuderanno il festival la presentazione del rapporto annuale curato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione Sociale (Ocis) e un incontro dal titolo “La società civile per un manifesto della coesione sociale”, a cui partecipa anche Simran Sethi, giornalista ed educatrice specializzata in cibo, sostenibilità e cambiamento sociale.