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Best Countries 2018, Italia quindicesima

Il nostro Paese si piazza al 15° posto nel ranking generale degli 80 Paesi migliori in cui vivere. Male la capacità di attrarre il business, l’imprenditorialità e la qualità della vita. I suoi punti di forza sono l’importanza e il patrimonio culturale del Paese, ed è prima a livello globale nel settore del food e della moda e tendenza. Ecco i risultati del rapporto stilato dalla U.S. News & World Report Best Countries con la Wharton University of Pennsylvania e Y&R Bav Group

L’Italia pare non essere il Paese migliore in cui vivere e fare business, ma in quanto alla capacità di influenzare la cultura il Bel Paese non è seconda a nessuno. A dirlo il rapporto U.S. News & World Report Best Countries, in cui l’Italia si piazza al 15° posto della classifica generale. Al primo posto troviamo invece la Svizzera, seguita da Canada e Germania.


Più impegno per emergere a livello globale
Il report Best Countries 2018 passa in rassegna 80 Paesi che rappresentano il 95% del PIL mondiale lungo l’arco del 2017 analizzando vari indicatori come l’influenza economica, culturale, economica e fiscale, l’accesso a scuole e sanità, l’affidabilità delle istituzioni, l’apertura al business, la qualità della vita, cultura e capacità di attrarre il turismo.
Proprio come i brand devono concentrarsi su una vasta gamma di indicatori per migliorare il proprio profilo e conquistare il pubblico, così le nazioni sono il riflesso di una gamma più ampia di caratteristiche (come ad esempio l'innovazione e la capacità di attrarre turisti o business) che li aiuta ad emergere sulla scena globale.

Giudizi negativi
Le classifiche in cui il nostro Paese non convince affatto sono nell’incapacità di attirare gli investimenti (“Apertura al business” - 40° posizione) con voti drammaticamente negativi per corruzione, sistema fiscale, burocrazia, trasparenza e costi della manodopera. Male anche nella classifica “Movers” che rivela quali sono i Paesi giudicati capaci di affrontare le crisi e i cambiamenti: l’Italia non supera la trentesima posizione.

Il nostro Paese è fuori dai primi venti (22° posizione) nella classifica in cui viene analizzata la “Qualità della vita”, lista dominata da Canada, Danimarca e Svezia: in questi Paesi, come scrive il rapporto, "i cittadini vengono trattati bene, in tutte le fasi della vita". E per qualità della vita si intende quindi un facile accesso per tutti alla casa e a una corretta alimentazione, un'alta qualità dell'istruzione e delle cure mediche, la sicurezza nel lavoro, la stabilità politica, l'occupazione, la libertà individuale e la qualità dell'ambiente.
Nella classifica “Imprenditorialità”, l’Italia rimane fuori dai primi 20 al mondo di un soffio, piazzandosi al 21° posto. Gli indicatori che ci vedono in sofferenza sono i giudizi negativi attribuiti alla nostra capacità di innovazione, facilità di accesso al capitale, forza lavoro qualificata, competenza tecnologica, pratiche commerciali trasparenti e un quadro giuridico ben sviluppato. Al primo posto per il quinto anno consecutivo troviamo la Germania, seguita da Giappone e Stati Uniti.
C'è poi un’altra classifica in cui l'Italia non eccelle, ed è quella sulla “Cittadinanza”, intesa come distribuzione del potere, trasparenza, progresso, uguaglianza di genere e attenzione all’ambiente. Qui le prime posizioni sono occupate da Norvegia, Svizzera, Danimarca, mentre l’Italia è in 20° posizione.
E nella classifica "Potenza", termine che si riferisce a quei Paesi che riescono a dominare la scena politica mondiale, che hanno un peso consistente in politica estera e una forte influenza economica, l'Italia non se la passa bene: si collocano nelle prime tre posizioni Stati Uniti, Russia e Cina, mentre noi siamo solo diciottesimi.

Prima nella Cultura: l’Italia piace e attrae turismo

Podio, invece, nelle classifiche “Patrimonio” e “Influenza Culturale” dove non siamo secondi a nessuno (1° posizione assoluta) e nella classifica “Avventura”, per capacità di attrarre un certo tipo di turismo, quello avventuroso, in cui l'Italia si piazza al secondo posto.
Nella classifica della "Influenza culturale", intesa come influenza nella moda, nei costumi, gli italiani sono al primo posto con voto pieno (10/10), seguiti da Francia e Stati Uniti, superando anche Spagna e Regno Unito.
Quando si analizza la classifica "Patrimonio culturale", è proprio grazie alla conservazione dei beni, culturali, storici e artistici, che gli italiani non hanno rivali: 10 è la votazione dovuta in parte ai 53 siti Patrimonio dell’Unesco presenti nel Bel Paese. Massimo dei voti ottenuto anche nella tradizione gastronomica (10/10), dove è prima nel ranking mondiale per qualità e reputazione del cibo per la straordinaria storia, cultura, gusto e varietà dei prodotti e delle ricette offerti.
E ancora l’Italia è seconda a livello mondiale nella graduatoria “Adventure” dove turismo, accoglienza, bellezza del paesaggio, ecc. ci premiano nuovamente. Ce la caviamo bene anche nella classifica dei migliori Paesi da visitare: secondi, dopo il Brasile. Siamo al secondo posto anche come “Miglior paese per viaggiare da soli”, preceduti dalla Spagna.