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Previdenza Futura, il Pip multiramo di Unipolsai

Riorganizzata l’offerta in risposta alla crescita della domanda di previdenza complementare

Flessibilità nei versamenti e diversa esposizione ai mercati azionari in base all’età. UnipolSai riorganizza l’offerta previdenza, che passa da cinque pip a uno, e punta tutto sul nuovo pip multiramo Previdenza Futura. La riorganizzazione dell’offerta UnipolSai si inserisce in un contesto di innalzamento dell’età pensionabile, allungamento della prospettiva di vita e invecchiamento della popolazione con il tasso di natalità più basso d’Europa. Aumentano progressivamente gli aderenti alle forme di previdenza complementare che secondo i dati di UnipolSai sono 7,8 milioni, segnando una crescita del 7,6% dal 2015 al 2016 e raggiungendo circa un terzo del potenziale dei lavoratori attivi. Ancora più marcato l’aumento degli aderenti ai nuovi pip con un incremento di adesioni nel 2016 di circa il 10,5% rispetto al 2015, con oltre 2,8 milioni di aderenti. 

Da una nota emergono le principali caratteristiche a partire dalla flessibilità nei versamenti, con il vantaggio di ripartire l’investimento su due motori finanziari, la gestione separata (ramo I) ed il fondo interno azionario (ramo III). Stessa flessibilità è garantita nella scelta della quota dell’investimento destinato alla gestione separata e al fondo azionario interno (combinazione libera). In alternativa, UnipolSai ha studiato un sistema per la ripartizione dei premi sui due motori finanziari, il Programma Life cycle, un meccanismo che, in base all’età dell’aderente, individua in modo automatico le percentuali da investire nella componente ramo I e ramo III e le modifica nel tempo. In questo modo varia con l’età l’esposizione ai mercati finanziari da giovani: maggiore per i più giovani quando l’orizzonte temporale è lungo, ridotta con l’avvicinarsi all’età pensionabile. La ripartizione dei versamenti avviene gradualmente: ogni anno il 5% del capitale passerà dal ramo III al ramo I. Si parte da versamenti investiti al 100% nel fondo azionario interno quando mancano più di 25 anni alla pensione. Successivamente inizia la ricollocazione delle percentuali nella gestione separata che ha rivalutazioni di capitale garantite. In questo modo a 62 anni si arriva a raggiungere il 100% investito nel ramo I quando mancano 5 anni alla pensione ed è opportuno mettere al sicuro la sicuro la singola posizione previdenziale.