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Cresce l’impegno di Sace per le imprese italiane

Nell’attuale contesto ancora caratterizzato dagli effetti della pandemia, l’ente di Cassa Depositi e Prestiti si rafforza e amplia il proprio impegno verso le aziende con operazioni di garanzia e sostegno alle operazioni di export

Nel contesto di grande complessità economica che ha caratterizzato il 2020 a causa della pandemia, Sace ha assunto un ruolo di rilievo per le imprese italiane non solo nell’export, sua tradizionale area di azione, ma anche per l’attività di sostegno alla possibilità di continuare ad operare di fronte alla gravità della situazione economica.
Lo scorso anno Sace ha mobilitato complessivamente 46 miliardi di euro a sostegno delle imprese italiane fra attività a supporto di export e internazionalizzazione, Garanzia Italia e Green New Deal, servendo più di 15.000 imprese di cui oltre il 90% appartenenti al segmento PMI e MID corporate. Più nel dettaglio, 25 miliardi di euro (+25% rispetto al 2019) sono andati a sostegno della proiezione internazionale delle aziende italiane, 21 miliardi di euro sono passati attraverso lo strumento di Garanzia Italia a sostegno della liquidità delle imprese italiane, e 300 milioni di euro a favore di progetti green per la transizione energetica italiana.
Nel corso dell’anno sono stati realizzati, inoltre, interventi specifici di rafforzamenti di Sace, con l’obiettivo di ottimizzare ulteriormente il supporto all’export con nuovi strumenti, anche in un’auspicata fase di rilancio e per poter gestire al meglio il previsto riassetto societario.

Sostenere le attività sui mercati esteri


L’operatività di Sace ha generato il 59% delle risorse mobilitate a sostegno delle attività di export e internazionalizzazione delle imprese, pari a 14,9 miliardi di euro (+25% rispetto al 2019). Le aree verso le quali si sono registrati i maggiori flussi di risorse mobilitate sono state Medio Oriente e Nord Africa (25%), Europa emergente (21%), Americhe (19%) e Africa Subsahariana (18%).
I settori più interessati sono stati il crocieristico, l’oil&gas e le infrastrutture e costruzioni, con le loro ampie filiere di Pmi subfornitrici specializzate; il maggior numero di operazioni si è registrato tuttavia nel settore della meccanica strumentale (che rappresenta da sola circa un terzo del totale delle operazioni), seguita dall’agroalimentare e dalle infrastrutture e costruzioni.

Le azioni di supporto alle imprese per la pandemia


Attraverso Garanzia Italia, la misura prevista dal cosiddetto Decreto “Liquidità” (DL 23/2020) per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19, Sace ha emesso garanzie per 21 miliardi di euro su oltre 1.400 operazioni, di cui il 99% è stato finalizzato con una procedura semplificata che ha permesso di gestire le garanzie in tempi brevi (entro 48 ore) e digitalmente. Le garanzie sono andate a beneficio di circa 745 controparti.
Il Decreto Legge “Semplificazioni” (DL 76/2020) ha affidato a Sace un ruolo anche nell'attuazione del cosiddetto Green New Deal. Le garanzie “green” sono destinate, infatti, a finanziare progetti che hanno la finalità di agevolare la transizione verso un'economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. La nuova operatività, avviata a novembre 2020, ha permesso di mobilitare risorse per circa 300 milioni di euro.
Infine, il Decreto Legge “Rilancio” (DL 34/2020) ha previsto un intervento di Sace a garanzia delle assicurazioni del credito a breve termine, con l’obiettivo di contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica sugli scambi commerciali e sull’accesso da parte delle imprese ai servizi di assicurazione di credito commerciale. Dall’avvio della misura, è stato possibile riattivare 3,5 miliardi di euro di affidamenti, garanzia a cui hanno aderito 5 tra le principali compagnie assicurative, che assicurano circa 14mila imprese, di cui l’80% Pmi.