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Famiglie e Pmi tra moratorie e fondi di garanzia

Continua a salire il valore delle richieste di sospensione dei prestiti e le domande ai vari Fondi di garanzia: alla fine dell’estate la cifra supera i 400 miliardi di euro

Trecento miliardi di euro. Una cifra monstre che rappresenta il totale delle domande di adesione alle moratorie su prestiti e mutui; mentre superano quota 72,5 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di garanzia per le Pmi. Attraverso Garanzia Italia, Sace ha inoltre concesso garanzie per 12,7 miliardi di euro, a fronte di 450 richieste ricevute. Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche i dati sull’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge Cura Italia e Liquidità per capire in che modo sta evolvendo il settore del credito al confronto con gli effetti della pandemia di Covid-19. Le richieste di sospensione del rimborso dei prestiti pervenute al settore bancario superano i 2,7 milioni: in termini di importi, circa il 93% delle domande è già stato accolto dalle banche e solo il 3% è stato sinora rigettato. 

Le difficoltà di privati e aziende

Le domande provenienti da società non finanziarie rappresentano il 44% del totale, a fronte di prestiti per 196 miliardi. Per quanto riguarda le Pmi, le pratiche relative a prestiti e linee di credito superano i 158 miliardi, mentre sono le 51 mila le adesioni alla moratoria promossa dall’Abi e hanno riguardato oltre 12 miliardi di finanziamenti alle Pmi. In questo computo, le famiglie chiedono la sospensione delle rate per 95 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto circa 211 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa, per un importo medio pari a circa 94 mila euro. Per quanto riguarda le richieste pervenute agli intermediari per l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi, queste continuano a crescere, segno di una difficoltà sempre più acuta delle aziende di quella fascia: nella settimana dal 7 al 14 agosto hanno superato gli 1,19 milioni, per un importo di finanziamenti di circa 89 miliardi. La percentuale di prestiti erogati risulta in ulteriore crescita rispetto alla fine della settimana precedente. In particolare, al 14 agosto è stato erogato oltre l’87% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo. Complessivamente sono 1.009.515 le richieste pervenute al Fondo di garanzia Pmi dal 17 marzo al 25 agosto 2020, cifra che include anche artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 72,5 miliardi di euro. 

Credito, un settore commissariato 

Salgono a circa 12,7 miliardi di euro, per un totale di 450 operazioni, i volumi complessivi delle garanzie nell’ambito di Garanzia Italia, lo strumento di Sace per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 6,7 miliardi riguardano le prime tre operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore d’imprese di grandi dimensioni, con oltre 5.000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono a oltre sei miliardi i volumi complessivi garantiti in procedura semplificata, a fronte di 447 richieste di garanzia tutte gestite ed emesse entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituzioni finanziarie e società di factoring e leasing.

Questi numeri dimostrano certamente una certa efficienza del sistema del credito e una buona trasmissione all’interno delle tante anime che compongono la filiera di aiuti messa in campo dalle istituzioni, durante la pandemia. Appaiono superate le lentezze dei primi mesi, quando il sistema bancario faceva fatica a stare dietro alle richieste. I dati mostrano anche, però, un Paese in grande difficoltà: una pressione di questo tipo sul comparto bancario non potrà durare a lungo e occorre quindi che il Paese torni a produrre e a crescere, per ristabilire un corretto ed efficiente ciclo del credito.