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Crisi Covid-19, le proposte di Bain per le aziende italiane

Secondo la società di consulenza i settori manifatturiero e dei servizi vedranno contrazioni dei volumi e perdita di quote di mercato: sarà cruciale investire su digital transformation e M&A

Oltre al tragico impatto sotto l’aspetto umano, visto l’elevatissimo numero di vittime, la pandemia di Covid-19 attualmente in corso avrà un impatto significativo anche sull’economia italiana ed europea. Elaborare stime accurate sulla portata dell'impatto è un compito complesso, sia perché non sappiamo quanto durerà questa crisi, sia perché le misure adottate a livello nazionale per gestire questa situazione vengono aggiornate di frequente. Secondo Pierlugi Serlenga, partner di Bain & Company “è comunque possibile individuare i due macro-trend che, in Italia, stanno dando una direzione all'incidenza della pandemia sul settore manifatturiero e dei servizi avanzati (AM&S): la contrazione dei volumi di mercato totali (effetto domanda) e la perdita della quota di mercato dei player italiani (effetto offerta)”.
Secondo l’analisi di Bain, la contrazione dei volumi di mercato totali è associata alla probabile riduzione dei consumi nei Paesi più colpiti. Tale calo è distribuito in modo eterogeneo tra i vari settori AM&S, con differenze rilevanti tra B2C e B2B. I settori business-to-consumer subiranno il maggior calo di domanda nel breve termine in quanto più elastici alle fluttuazioni macroeconomiche di breve termine e alle implicazioni psicologiche della diffusione del virus sui consumatori, in termini di senso di incertezza. Le prospettive di una possibile recessione e il rischio della cassa integrazione per i dipendenti nei settori maggiormente colpiti impattano negativamente la propensione delle famiglie all'acquisto di beni di consumo durevoli. Parallelamente, il traffico aereo nazionale e internazionale ha subìto un significativo rallentamento, con impatti negativi su tutta la filiera. I settori business-to-business, come la produzione di macchinari e di attrezzature, subiranno invece un impatto relativamente minore sulla domanda a breve termine in quanto i cicli di investimento e le decisioni di acquisto rappresentano variabili meno elastiche. Uno dei potenziali effetti a breve termine è legato ai ritardi e alle cancellazioni degli ordini di acquisto da parte dei player dei settori che subiscono le maggiori perdite. Il settore aerospaziale e della difesa, ad esempio, potrebbe subire una diminuzione degli ordini di acquisto di velivoli commerciali, nonché ritardi e cancellazioni di ordini precedenti.
Per rispondere all’emergenza, sostiene Bain, le aziende dovranno adottare innanzitutto alcune best practices di breve termine che comprendono la tutela di clienti dipendenti e stakeholder dell'azienda, la creazione di un team di gestione della crisi, iniziative per rafforzare la supply chain, la gestione dei flussi di cassa e l'ottimizzazione delle capacità produttive e commerciali. Inoltre, le aziende dovranno, al contempo, lavorare per posizionarsi al meglio per la fase di ripresa. Tra le azioni necessarie, Bain suggerisce innanzitutto di investire strategicamente sulla digital transformation e l’industria 4.0, che consente alle aziende di aumentare l'efficienza e la resilienza ad eventi inaspettati, come l'attuale pandemia Covid-19.
Infine, sostiene Bain, è importante che le aziende nel medio/lungo termine siano pronte a sfruttare le opportunità di consolidamento verticale e orizzontale generate dalla crisi. Secondo la società di consulenza, a tal fine, è necessario aggiornare in modo proattivo i piani di M&A incluso l’elenco delle società per valutare l'acquisizione in base alla necessità (ad esempio fornitori chiave in situazioni di crisi) o in base all’attrattività del business (ad esempio opportunità di consolidamento della quota di mercato a prezzi scontati).