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I cambiamenti climatici fanno paura

Tre italiani su quattro temono il riscaldamento terrestre. Per evitarlo, secondo Eurispes, oltre la metà è disposta a risparmiare acqua ed energia

Comportamenti virtuosi contro il rischio dei cambiamenti climatici. Gli italiani hanno paura del riscaldamento terrestre e per evitarlo sono disposti a modificare le proprie abitudini sul consumo di energia e acqua. Secondo il Rapporto Italia 2018 di Eurispes, tre italiani su quattro (il 77,5%) temono l’impatto dell’evoluzione climatica. Tra il 2008 e il 2018, i timori dell’opinione pubblica sono tuttavia in diminuzione di quattro punti percentuali. Probabilmente la ragione va attribuita a una maggiore fiducia nell’impatto che può avere una riduzione dei consumi quotidiani di acqua e energia sul riscaldamento terrestre. A una condizione: che lo facciano in tanti, tutti i giorni. Per Eurispes, questa è l’opinione del 41% degli italiani, in sostanziale crescita rispetto al 34,9% di dieci anni fa. Cala sensibilmente invece il numero di chi crede che gli sprechi di acqua ed energia debbano essere limitati anche senza una strategia comune: la pensa così quasi un italiano su quattro nel 2018, rispetto a quasi il 40% nel 2008. Un cittadino su cinque pensa inoltre che il riscaldamento terrestre sia un problema troppo grande da affrontare da soli (+6,7 rispetto al 2008). In nome della difesa dell’ambiente, il 61,4% degli italiani è disposto a usare meno il riscaldamento durante l’inverno, il 70,3% potrebbe utilizzare meno i condizionatori in estate, il 72,6% sarebbe disposto a diminuire i consumi di acqua, il 61,6% pensa di installare i pannelli fotovoltaici, l’81,6% punta a risparmiare energia acquistando lampadine a basso consumo, mentre il 61,9% è disposto a prendere meno l’automobile privata. Quest’ultimo dato riflette una crescita della sharing economy. Rispetto al 2016, secondo Eurispes, gli italiani che utilizzano car sharing sono aumentati del 7,5%. In totale sono quasi un italiano su cinque, il 18,6%, un dato non molto distante dal 17,1% che ha utilizzato biciclette pubbliche. Nell’ottica del risparmio, cresce anche il coworking (il 6,2% degli italiani ha condiviso un ufficio, con un incremento sul 2016 dell’1,1%) e il bookcrossing (il 14,7% degli italiani ha condiviso libri, +1,7%).