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Ripresa: balzo dell’indice Pmi servizi

Dato composito a 57,5, in crescita dal 56 registrato in ottobre

Si rafforza la crescita in Europa. Lo testimoniano gli ultimi dati sull’indice Pmi, l’indicatore realizzato attraverso un’indagine condotta sui direttori d’acquisto delle principali aziende per testare le opinioni
sull’andamento del mercato. Stando a quanto diffuso da Markit group, l’indice composito a novembre si attesta a 57,5, in crescita rispetto al 56 registrato a ottobre: si tratta del livello più alto da
aprile 2011, al di sopra della soglia di non cambiamento fissata a 50.

Anche l’Italia sembra agganciare il treno della ripresa: il dato passa dal 52,1 di ottobre all’attuale 54,7, trovando il nuovo massimo degli ultimi tre mesi. "Salgono a 18 i mesi consecutivi in cui l'indice si posiziona al di sopra della soglia di non cambiamento di 50,0", fa sapere Markit in un comunicato stampa. Bene anche la Francia, il cui indice sale a 60,4, ai massimi da maggio 2011, dal precedente 57,3.

In controtendenza la Germania, che registra una perdita marginale dal 54,7 di ottobre all’attuale 54,3: il settore dei servizi, spiega Markit, resta comunque solido, continuando “a evidenziare una robusta performance di crescita”. Più marcata la flessione per il Regno Unito, il cui indice scende a 53,8 dal precedente 55,6. "I dati di novembre – si legge nella nota – indicano una battuta d'arresto per il Regno Unito nel settore dei servizi, con una contrazione della crescita dell'attività rispetto al picco degli ultimi sei mesi registrato a ottobre". Il settore dei servizi resta comunque in espansione, anche se a un tasso di crescita leggermente più lento di quello registrato in media nel 2017 fino a oggi”.