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Cresce la silver economy

Over 65 sempre più numerosi e attivi: in Italia, mercato complessivo da 620 miliardi di euro

Si dice che un concetto trovi la sua reale concretezza quando entra nel vocabolario. La locuzione silver economy nel vocabolario, almeno nella sua versione italiana, ancora non c’è. Eppure sta acquistando sempre più visibilità e attenzione, al punto tale che la Commissione Europea ha voluto dare al concetto una sua definizione giuridica, descrivendolo come “il risultato delle opportunità che nascono dalla spesa pubblica e dalla spesa dei consumatori relative all’invecchiamento della popolazione e alle esigenze specifiche della popolazione over 50”. 

Che il panorama della terza età stia cambiando, provocando uno slittamento del paradigma a cui siamo tradizionalmente abituati, lo si capisce anche dai numeri. Numeri come quelli diffusi da Mariuccia Rossini, ceo di Korian Italia, nel corso del workshop Silver economy: l’invecchiamento come risorsa, promosso lo scorso 17 ottobre a Roma da Itinerari Previdenziali e Assoprevidenza.
La riflessione di Rossini parte da un’evidenza sempre più diffusa: la popolazione mondiale sta invecchiando. E l’Europa si afferma come la regione più silver del mondo: ben 100 milioni di persone sopra i 65 anni (19,5% della popolazione generale) vivono infatti in quello che è ormai un Vecchio Continente di nome e di fatto. In questo contesto, l’Italia non fa certo eccezione. E anzi rilancia, ponendosi come il Paese più longevo d’Europa, con ben 22,7 milioni di over 65: in pratica, un italiano su quattro ha superato la soglia della terza età.

Insomma, in Italia si invecchia di più. E, soprattutto, si invecchia meglio. Stando ai dati diffusi dall’Istat, l’indice di stato fisico delle persone con più di 55 anni è in netto miglioramento, registrando una crescita superiore a quella registrata dalle medie nazionali. Il miglioramento dello stato di salute si riflette soprattutto nei mutati stili di vita: si lavora e si consuma più a lungo. Con il risultato che lo stereotipo dell’anziano in panciolle, tutto intento a godersi il riposo della pensione, sembra ormai destinato a tramontare.
Evidenze che, sommate assieme, danno quasi dare l’immagine di una seconda giovinezza, capace di generare in Italia un giro d’affari complessivo di 620 miliardi di dollari. Una cifra già considerevole che potrà crescere ulteriormente se, come sembra che stia già avvenendo, si inizierà a guardare con sempre più interesse a questa nuova fetta di mercato. L’aspettativa è che l’offerta di servizi pensati per la terza età possa aumentare considerevolmente nei prossimi anni.