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Pmi, tra limiti e possibilità di sviluppo

Sebbene le imprese innovative occupino un ruolo strategico nell’ambito del sistema economico italiano, l’Osservatorio Pmi Innovative di Grant Thornton evidenzia come solo un migliaio abbiano compreso quanto l’iscrizione al registro Mise comporti vantaggi e opportunità

Sono circa 20mila in Italia le aziende con le caratteristiche per rientrare nella categoria ‘innovative’, ma solo poco più di un migliaio quelle iscritte al Registro Mise che consentirebbe loro di accedere ad agevolazioni normative, fiscali, contributive burocratiche previste per le startup Innovative. È quanto evidenzia Alessandro Dragonetti, head of tax di Grant Thornton presentando la terza edizione del Report dell’Osservatorio Open Innovative Pmi realizzato in collaborazione con l’Università di Pisa.
L’Osservatorio “è parte di un ampio progetto che mira a valorizzare l’innovazione italiana dando visibilità a questa specifica tipologia di imprese, protagonista del panorama imprenditoriale italiano ma tuttavia ancora poco conosciuta. L’iniziativa ha infatti l’obiettivo di sostenere e supportare lo sviluppo delle Pmi innovative, facilitando la conoscenza dei vantaggi dedicati a quelle regolarmente iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio.

Nel settore dei servizi si innova di più
Prendendo in esame i dati emerge che cresce del 38% il numero delle Pmi Innovative iscritte nel 2019 al Registro delle Imprese pubblicato annualmente dal Mise, con netta prevalenza del settore dei servizi (70,83%), seguito da quello industria/artigianato (20,60%). All’interno delle Pmi Innovative ci sono anche società di consulenza (6,7%).
“L’incremento delle iscrizioni, se da una parte è uno degli indici del dinamismo del comparto, dall’altra denota ancora la necessità di una maggiore consapevolezza dei vantaggi e delle opportunità che essere all’interno del Registro comporta” commentano gli esperti di Grant Thornton.

Micro sì, ma si dura di più
In continuità con quanto evidenziato nel Report 2018, il 55% delle società monitorate fa rilevare un valore della produzione inferiore al milione di euro. D’altra parte risulta in crescita il valore della produzione dal 2017 al 2019 per la classe di imprese comprese nella fascia di produttività 1.000.000/ 2.000.000 di euro. Tre Pmi innovative su quattro vengono qualificate come micro-imprese, avendo un valore della produzione inferiore ai 2 milioni di euro.
Il 70% delle nuove Pmi ha meno di 10 addetti, a conferma della permanenza dell’elevata granularità del sistema aziendale italiano. Solo il 5% delle società ne presenta più di 50.
Prendendo in esame la dotazione di capitale delle nuove Pmi risulta che il 71% delle società presenta un capitale inferiore o uguale a 100mila euro.
La vita media delle imprese iscritte, nello stesso tempo, risulta elevata (8,43 anni, rispetto a 7,9 nel 2018). Ne deriva dunque che le dimensioni contenute delle Nuove PMI sono una caratteristica di medio/lungo periodo.

Fatturato in crescita
Analizzando la seconda parte del Report di Grant Thornton e dell’Università di Pisa, i dati di fatturato fanno rilevare che una impresa su tre (30,30%) è compresa nella fascia che va dal milione ai cinque milioni di euro, mentre il 38,05% si colloca al di sotto del milione. Il 17% delle aziende ha realizzato nel 2018 un fatturato inferiore a 100 mila euro, mentre il 38% si colloca al di sotto del milione di euro. Parallelamente, la crescita media del fatturato (2018vs2017) è pari al 50,82%, anche se un quinto delle società presenta livelli inferiori a quelli del 2017.
Il valore medio dell’Ebitda (capacità di generare redditività operativa) è pari a 488.000 Euro e il 74,74% delle società registra un Ebitda positivo. Nel 58% dei casi l’EBIT (MOL al netto degli ammortamenti e accantonamenti) è di segno positivo nelle imprese con range di fatturato oltre i 500 mila euro.
Per quanto riguarda il grado di internazionalizzazione, si segnala che solo il 12,5% delle società osservate possiede partecipazioni in società estere con una concentrazione nelle classi di fatturato da 1 milione di euro in poi.

Lombardia e Milano in testa
Su base regionale, la Lombardia fa registrare il primato delle Pmi innovative iscritte nel 2019 (126 casi, oltre il 29% del totale). Seguono nel ranking delle “top five” l’Emilia Romagna (54 casi), il Piemonte (39), Lazio e Campania (31), Veneto (26).
La territorializzazione a livello provinciale conferma i dati su indicati: la provincia di Milano è, infatti, in testa per numero di nuove Pmi iscritte tra il 2018 e il 2019 (79). Seguono quelle di Roma (29 società), Torino (23), Napoli (14), Bologna (8), Pisa (7).
Aziende a prevalenza maschile
In merito all’assetto proprietario si evidenzia che oltre il 50% delle nuove Pmi iscritte nel 2019 è composto in prevalenza da adulti di nazionalità italiana e di sesso maschile. Si ha, infatti, prevalenza giovanile solo nell’11,34% dei casi e femminile nel 7,83% delle aziende esaminate. Il 67% delle imprese con prevalenza giovanile impiega meno di 10 addetti contro il 44% delle imprese con prevalenza femminile.

I profili organizzativi delle Pmi Innovative
Dal punto di vista dei profili organizzativi e gestionali emerge che nell’84% delle Pmi Innovative le figure del presidente e dell’amministratore delegato coincidono, segnale che il livello di complessità degli organigrammi e la managerializzazione delle Pmi innovative è ancora basso. Mediamente si constata che il numero medio dei soci è pari a 7,1 (in aumento di una unità rispetto a quanto osservato nel 2018), oltre i 5 milioni di fatturato la partecipazione dei soci cala a 4,2.

Le aziende vincitrici del Premio Open Innovation Grant Thornton
Con l’occasione sono state inoltre premiate le tre aziende vincitrici del “Premio Open Innovative PMI”, ideato e organizzato sempre da Grant Thornton e dedicato alle Pmi Innovative italiane. Le tre aziende si sono distinte per la loro propensione ad innovare e per gli eccellenti risultati economici raggiunti in Italia e all’estero. Sono: next S.r.l. nella categoria “Ricerca e Tecnologia”; Genomix4life S.r.l nella categoria “Donne Imprenditrici” e Osai A. S. S.p.A. nella categoria “Società per Azioni”.