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Assicurazioni, l’Ue chiede semplificazione

Secondo una ricerca voluta dalla Commissione Europea la disinformazione è il principale problema che pesa nel processo di acquisto di polizze

Informazioni complesse da una parte, consumatori passivi e imprudenti dall’altra. È il quadro che emerge da una ricerca voluta dalla Commissione Europea Study on consumers’ decision-making in insurance services: A behavioural economic perspective. L’indagine, realizzata da Vva-Europe e Ipsos, è stata fatta in dieci Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Romania, Slovacchia, Svezia, Regno Unito, Lettonia, Lussemburgo, Spagna) e ha posto attenzione sul comportamento dei consumatori nel processo di acquisto delle polizze, per favorire il potenziale risparmio che potrebbero ottenere i consumatori attraverso scelte più oculate. Il primo problema evidenziato è nella presenza di informazioni troppo complesse per poter essere capite agevolmente dai consumatori. Di fronte alla molteplicità di polizze offerte dalle varie compagnie, i consumatori nel mercato assicurativo non vita appaiono disorientati. Si fa fatica a confrontare le offerte, a meno che le alternative siano facilmente accessibili. Per questo, una soluzione più cara potrebbe essere preferita solo perché presentata in anticipo. In aggiunta, sul processo decisionale influisce la bassa conoscenza che il consumatore ha dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio copertura e obblighi del consumatore. Infatti non solo c’è scarsa comprensione dei termini e delle condizioni contrattuali ma, ad aggravare il quadro, una quota significativa dei consumatori non legge i documenti ma fa affidamento sulla proprio intuito. Nonostante questa ignoranza di fatto verso i prodotti assicurativi che ci si accinge a sottoscrivere, gli europei sembrano persino impazienti: di fronte alla complessità dei documenti che comporterebbe la perdita di molto tempo, i consumatori sono disorientati, passivi e non hanno desiderio di confrontare l’offerta nel mercato, preferendo così rimanere con l’attuale assicuratore, anche a costo di avere un prodotto meno adatto alle proprie esigenze e più costoso.

Occorre semplificare

I consumatori prendono decisioni migliori quando possono riflettere con calma, in modo da modificare le scelte, se necessario. La fretta nel momento di acquisto si traduce il più delle volte in scelte sbagliate, soprattutto in termini di prezzo. Non solo. Una eccessiva pressione nel punto di acquisto potrebbe facilmente far cambiare idea, soprattutto se il potenziale cliente dovesse avere accesso a nuove informazioni. Occorre semplificare. Le scelte dei consumatori dovrebbero essere favorite dall’armonizzazione di termini e definizioni e formati contrattuali. In questo processo di semplificazione devono rientrare anche i siti web di confronto dei prezzi (i price comparison website - pcw) che devono essere trasparenti, completi, mostrando chiaramente i costi. La ricerca da questo punto di vista propone che l’Ue possa stabilire dei criteri di accreditamento dei pcw o una certificazione della loro qualità. Dal punto di vista dell’offerta, la standardizzazione dei moduli informativi e contrattuali potrebbe aiutare i consumatori a orientarsi nel mercato. Questo rappresenta una sfida per le compagnie che con la chiarezza e semplicità contrattuale dovrebbero favorire l’incontro con la domanda.